L'arresto il 30 marzo scorso

Spionaggio, chiuse le indagini su Biot: per l'ex ufficiale di Marina si va verso il processo

Le accuse sono: spionaggio, corruzione e rivelazione di segreto di Stato. Avrebbe ceduto documenti militari secretati ai servizi russi per un compenso di 5mila euro

Spionaggio, chiuse le indagini su Biot: per l'ex ufficiale di Marina si va verso il processo
(Ansa)
Walter Biot, l'ufficiale della Marina arrestato per spionaggio

Chiuse le indagini su Walter Biot sia da parte della procura di Roma che da quella della procura militare con due atti distinti. L'ufficiale di Marina è stato arrestato il 30 marzo scorso dai Carabinieri del Ros mentre cedeva documenti riservati a un diplomatico russo in cambio di 5 mila euro. Le due procure hanno depositato gli atti, passo che in genere prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.

I pm della Capitale accusano Biot di spionaggio, rivelazione di segreto di stato e corruzione. Per la procura militare invece le contestazioni riguardano i reati di "procacciamento di notizie segrete a scopo di spionaggio", "procacciamento e rivelazione di notizie di carattere riservato", "esecuzione di fotografie a scopo di spionaggio", "comunicazione all'estero di notizie non segrete né riservate".

Secondo quanto ricostruito nelle indagini, Biot si è procurato "notizie concernenti la forza, la preparazione e la difesa militare dello Stato classificate segrete o riservate, eseguiva, a scopo di spionaggio con uno smartphone in suo possesso fotografie di documenti concernenti la forza, la preparazione e la difesa militare dello Stato, rivelava, a scopo di spionaggio notizie" ad un agente diplomatico russo che contestualmente gli consegnava la somma di denaro in contanti".

Biot è un capitano di fregata ed era in servizio allo Stato maggiore della difesa III reparto direzione strategica e politica delle operazioni. Sin dal 30 marzo scorso, quando è stato arrestato, Biot si trova nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. I tribunali del riesame e la cassazione hanno sempre confermato la custodia cautelare.

Le due procure - rappresentate dal procuratore di Roma Michele Prestipino e quello militare Antonio Sabino - hanno espresso "soddisfazione per l lavoro svolto". L'indagine è stata portata avanti in "perfetta sintonia" con l'unico obiettivo di "fare giustizia".

Se dovesse essere confermata una delle accuse che gravano sull'ufficiale, spionaggio politico e militare, la pena prevista dall'articolo 257 del Codice penale è non inferiore a 15 anni, mentre può scattare l'ergastolo se «il fatto ha compromesso la preparazione o l'efficienza bellica dello Stato, ovvero le operazioni militari».