Le transazioni digitali sono aumentate del 70%

Da oggi cambia la soglia dei pagamenti in contante, scende a mille euro

Il negoziante o il professionista che non dispone di un Pos o non lo usa sarà punito con una sanzione amministrativa

Da oggi cambia la soglia dei pagamenti in contante, scende a mille euro
Ansa
Esce proprio oggi una ricerca sull'utilizzo del cashless in Italia: nel 2021 lo scontrino medio è diventato sempre più piccolo, raggiungendo soglie inferiori ai 5 euro

Da oggi, 1° gennaio, in Italia cambia la soglia del pagamento in denaro. Il limite passa infatti dai 1.999,99 euro ai 999,99 per qualsiasi passaggio di denaro tra persone fisiche o giuridiche. Quindi questo significa che non solo l’acquisto di un bene o la prestazione di un professionista ma anche una donazione o un prestito a un figlio per una cifra di almeno 1.000 euro dovrà essere giustificato ed effettuato con un tipo di pagamento tracciabile, come un bonifico. La nuova soglia di pagamenti in contanti deve essere rispettata non solo da chi paga ma anche da chi riceve il denaro: entrambi possono essere puniti nel caso in cui venga superato il limite di 999,99 euro.

La stretta sui contanti riguarda anche gli esercenti che, da oggi, dovranno accettare bancomat e carte di credito per qualsiasi spesa. Quindi non basterà più rispettare l’obbligo di avere il Pos: chi non lo utilizza pagherà una multa proporzionata al valore della transazione negata. Finora c’era l’obbligo di averlo, ma non la multa per chi non lo voleva usare. Il negoziante o il professionista che non dispone di un Pos o non lo usa verrà quindi punito con una sanzione amministrativa di 30 euro più il 4% del valore della transazione rifiutata. Per fare qualche esempio: chi non accetta di incassare un caffè da 1 euro con il bancomat, pagherà 30,04 euro di multa per ogni transazione negata, mentre chi rifiuta il pagamento elettronico di un pasto da 25 euro si vedrà arrivare una sanzione da 31 euro, e così via. 

Ed esce proprio oggi una ricerca sull'utilizzo del cashless in Italia: nel 2021 le transazioni digitali sono salite del 70% e lo scontrino medio è diventato sempre più piccolo raggiungendo soglie inferiori ai 5 euro. Stando ad una analisi dell'Osservatorio di SumUp introdurre nuove tecnologie per il pagamento (47%), digitalizzare la propria attività (40%), modificare il proprio catalogo di prodotti (30%) sono infatti i principali cambiamenti che hanno messo in campo gli esercenti italiani tra il 2020 e il 2021 per reagire alle restrizioni e alle nuove abitudini da parte dei consumatori in seguito alla pandemia. Secondo gli analisti del settore dei pagamenti digitali e soluzioni innovative cashless, il valore del transato medio cashless dei commercianti è cresciuto nell'ultimo anno del 43,6% rispetto al 2020 e, confrontando il 2021 con il 2019, si osserva un aumento del 53,3%. Il trend viene confermato anche dal numero medio di transazioni per esercente: confrontando il 2021 con il 2020, la crescita è del 69,1%, che sale a 99,3% rispetto al 2019.   A registrare una crescita cashless più importante nel corso dell'anno, sia per quanto riguarda il transato medio, che per il numero di transazioni, sono stati gli esercenti legati al mondo beauty e barber (+46,4% per transato medio rispetto al 2020; +61,3% per numero di transazioni rispetto al 2020), gli artigiani (+41,9%; 68,8%) e i commercianti del settore Food&Grocery (+16,8%; 36,3%). A questi si affiancano medici, specialisti e operatori sanitari che diventano sempre più digitali con il +61,7% di crescita di fatturato cashless e il +64,7% di numero di transazioni registrate nel 2021 rispetto al 2020.

A livello geografico, al primo posto tra le province cashless del 2021 spicca Cagliari, che condivide il podio con un'altra sarda, Sassari, e con Napoli. Analizzando invece la crescita cashless più interessante nel 2021 dal punto di vista del transato medio per commerciante, la ricerca premia Cremona (+80%); segue Savona, con un incremento del 65,5%, mentre Milano si posiziona nella top 10 con una crescita del 57%. Nella top 5 c'è anche il Bologna, con una crescita del 90,9%. Aumentano anche i "piccoli pagamenti". Secondo l'analisi di SumUp, stanno diventando sempre più popolari le transazioni digitali per i piccoli pagamenti. In particolare, le transazioni inferiori a 5 euro hanno registrato una crescita significativa del 67% nel 2021 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Gli scontrini tra i 6 e i 10 euro sono invece saliti del 22%, mentre al contrario quelli tra i 10 e i 50 euro sono diminuiti del 3%. A livello nazionale, lo scontrino medio si è di fatto assestato sui 43,7 euro, scendendo del 15% rispetto al 2020 quando era di 51,4 euro.

"In questi ultimi due anni sono cambiate le abitudini sia da parte dei commercianti che dei consumatori: da entrambe le parti i pagamenti digitali vengono sempre più apprezzati per motivi legati alla sicurezza e alla comodità" spiega Umberto Zola, Country Growth Lead Italia di SumUp. "Gli incentivi messi in campo da parte del governo, come il Cashback di Stato nel primo semestre e il nuovo credito d'imposta ora, hanno senz'altro dato una spinta alla digitalizzazione dei pagamenti" aggiunge Zola. Guardando al 2022, oltre la metà dei commercianti prevede la crescita della propria attività, mentre un terzo ha espresso preoccupazione per le nuove restrizioni o misure che potranno avere ripercussioni sulle vendite. Ad ogni modo, il 25% sta pianificando di digitalizzare ulteriormente la propria attività, indicano infine gli analisti dell'Osservatorio SumUp.