Nella prima metà del primo giorno del 2022 sono stati cancellati circa 2.500 voli da o verso gli aeroporti statunitensi. Sono già nove giorni che il Covid, e la conseguente mancanza di personale, costringe le compagnie ad annullare molti voli, ma oggi ci si è messa anche una forte tempesta di neve. Alle 19:30 in Italia, i voli annullati in tutti gli Usa erano 2.482, più della metà di tutte le cancellazioni avvenute nel mondo, 4.304. Secondo il servizio di monitoraggio del traffico aereo FlightAware, è il bilancio di un solo giorno più alto mai registrato da quando le compagnie aeree hanno iniziato a lamentarsi della carenza di personale dovuto all'aumento delle infezioni da Covid-19 tra i membri degli equipaggi, poco prima di Natale. Negli Stati Uniti, dal 24 dicembre, sono stati cancellati più di 12.000 voli .
Non solo Covid
La città di Chicago, nel Nord-Ovest del Paese, è stata la più colpita dalla tempesta di neve, che ha portato l'aeroporto O'Hare a cancellare 402 voli in partenza e 425 in arrivo. Anche l’altro aeroporto di Chicago, il Midway, ne ha dovuti annullare 130 in partenza e 143 in arrivo. Circa le compagnie aeree, Southwest ha cancellato più di 450 voli, il 13% di quelli programmati. SkyWest, che opera voli come American Eagle, Delta Connection e United Express, ha bloccato più di 400 voli, ovvero il 21% del suo planning. American, Delta, United e JetBlue hanno cancellato più di 100 voli ciascuno.
La situazione si ripercuoterà in maniera pesante sui prossimi giorni. Moltissimi viaggiatori che si sono visti annullare il volo tenteranno di riprenotare. La Transportation Security Administration prevede che 10 milioni di persone in più passeranno attraverso i controlli aeroportuali tra oggi e la fine della giornata di lunedì. La pesante affluenza di viaggiatori in questo week end si scontrerà ancora con il picco di casi di coronavirus tra i dipendenti dell'industria aeronautica mentre, per fortuna, le previsioni metereologiche sembrerebbero indicare un miglioramento delle condizioni.