Al via i colloqui Usa-Russia sulla crisi Ucraina

La Casa Bianca: pronti a parlare di esercitazioni e missili. Previste durissime sanzioni contro Mosca in caso di invasione dell'Ucraina

Al via i colloqui Usa-Russia sulla crisi Ucraina
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Carri armati russi al confine con l'Ucraina (gettyimages)

Nei mesi scorsi Mosca ha ammassato oltre 100 mila soldati al confine dell'Ucraina, domani a Ginevra si terranno i primi colloqui formali tra americani e russi con l'obiettivo, almeno dichiarato, di raggiungere un compromesso sulla dislocazione dei militari lungo un 'corridoio' che va dal Mar Baltico al Mar Nero. 


Il fuoco della tensione è dato dalla crisi ucraina, ma coinvolge, in realtà tutto il teatro. Mosca sostiene di sentirsi minacciata dalla eventuale adesione dell'Ucraina alla Nato e dal conseguente avvicinarsi alle sue frontiere dei sistemi missilistici americani e non sopporta più che ciò già accada negli stati baltici. 


Non a caso Putin ha ripetutamente chiesto che Lituania, Lettonia ed Estonia escano dall'Alleanza atlantica per crare con l'Ucraina una sorta di 'zona cuscinetto' tra i due blocchi. Proposte ritenute ovviamente irricevibili, ma che comunque restano sul tavolo del negoziato al quale però non siederà però nessun rappresentante dell'Unione Europea.


Gli Usa sono pronti a discutere con la Russia di sistemi missilistici ed esercitazioni militari - ha riferito un funzionario della Casa Bianca - "ci sono alcune aree in cui pensiamo che potrebbe essere possibile fare progressi", a condizione che le promesse siano "reciproche", ha fatto presente la fonte americana. 


 "La Russia ha detto che si sente minacciata dalla prospettiva di sistemi missilistici offensivi in Ucraina, gli Stati Uniti non hanno intenzione di farlo - ha proseguito il funzionario della Casa Bianca - Quindi questa è un'area in cui potremmo essere in grado di raggiungere un'intesa se Mosca è disposta a prendere un impegno reciproco". 


Il Cremlino "ha anche espresso interesse a discutere del futuro di alcuni sistemi missilistici in Europa, sulla falsariga del Trattato Inf (Trattato sulle forze nucleari a raggio intermedio)" e "siamo aperti a discuterne", ha affermato la fonte anonima. L'approccio Usa, ha concluso, sarà di "realismo, con un senso di ottimismo". 


I negoziati saranno guidati dal vicesegretario di stato americano Wendy Sherman (che già negoziò l'accordo sul nucleare con l'Iran nel 2015) e dal viceministro della difesa russo Sergei Ryabkov. I colloqui di Ginevra saranno seguiti nella giornata di mercoledì da un incontro a Bruxelles tra Nato e Russia e poi giovedì da una riunione a Vienna dei paesi dell'Osce.


Mentre Mosca e Washington si apprestano a discutere, l'amministrazione Biden e i suoi alleati stanno predisponendo una serie di "dure sanzioni" finanziarie, tecnologiche e militari contro la Russia, che diventerebbero effettive nel giro di "poche ore" in caso di invasione dell'Ucraina. Lo riporta il New York Times, che cita fonti governative. 


Sempre il New York Times scrive che le sanzioni allo studio di Washington e dei suoi alleati sono mirate a tagliare fuori da tutte le transazioni globali le principali istituzioni finanziarie russe, a imporre un embargo sulla tecnologia 'made in usa' rivolta ai settori della difesa, dell'aerospazio e dell'industria dei consumi, ad armare i gruppi di insorti ucraini che vorranno avviare un'azione di guerriglia contro l'occupazione militare di Mosca. 


Queste manovre, ricorda il quotidiano newyorkese, generalmente non vengono anticipate, ma i consiglieri del presidente Joe Biden hanno l'obiettivo di far capire a Mosca a cosa andrà incontro se dovesse passare dalle minacce alle vie di fatto nelle prossime settimane.