Da 13 giorni in mare

Ancora senza un porto sicuro i 439 migranti a bordo della Geo Barents

Si tratta di 13 donne e 117 minori non accompagnati, 5 sono molto piccoli. Tra loro un neonato di due mesi. Il team di Medici Senza Frontiere: ”Sono stremati. Hanno traumi. Molti i casi di malnutrizione"

Ancora senza un porto sicuro i 439 migranti a bordo della Geo Barents
Ansa/Ufficio Stampa Medici senza Frontiere
Migranti sulla Geo Barents

È da 13 giorni in mare la nave umanitaria di Geo Barents di Medici senza Frontiere alla ricerca di un porto sicuro. A bordo 439 migranti arrivati dalla Libia. Ci sono donne e 117 minori non accompagnati. Ora la nave ha trovato riparo dal maltempo in mare davanti alle coste siciliane.

Il primo salvataggio è avvenuto il 19 gennaio scorso in zona Sar libica, l'ultimo il 21 gennaio. "Di notte qui fa freddo, la situazione a bordo della nave diventa sempre più complicata. Chiediamo al governo italiano l'assegnazione di un porto sicuro", fa sapere il team di Medici Senza Frontiere.

"Tutte le persone a bordo sono stanche e stremate dal lungo viaggio in mare e dalla permanenza in Libia caratterizzata da violenze e torture - ha spiegato Alida Serrachieri, responsabile medico a bordo della Geo Barents - Ci persone con traumi o affette da malattie croniche e diversi casi di malnutrizione". 

Già sei le richieste inoltrate alle autorità competenti per un approdo: due a Malta e quattro all'Italia, al momento tutte senza risposta.