Presentato il 'Bilancio di welfare delle famiglie italiane'

Cerved: nel 2021 la metà delle famiglie italiane ha rinunciato a cure mediche

Il report rileva che la rinuncia alle prestazioni sanitarie è avvenuta per problemi economici, indisponibilità del servizio o inadeguatezza dell’offerta

Cerved: nel 2021 la metà delle famiglie italiane ha rinunciato a cure mediche
Ansa
Un ambulatorio medico

Nel 2021 oltre la metà delle famiglie ha rinunciato a prestazioni sanitarie, il 9,4% in più rispetto al 2018. È quanto emerge dal “Bilancio di welfare delle famiglie italiane” presentato da Cerved a Roma alla presenza della ministra per le Pari Opportunità e la famiglia, Elena Bonetti.   

Il report rileva che oltre la metà delle famiglie italiane (50,2%) ha rinunciato a prestazioni sanitarie per problemi economici, indisponibilità del servizio o inadeguatezza dell’offerta.

La pandemia è stata inevitabilmente un acceleratore, ma il processo era evidente già prima anche perché il 29% delle famiglie italiane vive condizioni di debolezza economica.    

In particolare, la rinuncia a prestazioni sanitarie ‘rilevanti’ nel 2021 è stata del 13,4%, con effetti potenzialmente significativi sulla salute dei vari componenti.    

Poco rassicuranti anche le altre voci: il 56,8% delle famiglie ha rinunciato a spese per l’assistenza agli anziani, il 58,4% a spese per l’assistenza ai bambini e l’educazione prescolare, il 33,8% a spese per l’istruzione.

Complessivamente, nell’“industria del welfare” le famiglie italiane investono 136,6 miliardi, mentre le aziende spendono 21,2 miliardi, per un totale del 9% del Pil.