L'Italia verso il futuro

Colao: "Dal Pnnr 50 miliardi da investire nella transizione digitale del nostro Paese"

Il ministro è intervenuto virtualmente all'evento 'Digitalization and new skill' al Padiglione Italia di ExpoDubai

Colao: "Dal Pnnr 50 miliardi da investire nella transizione digitale del nostro Paese"
Ansa
Il ministro per la transizione Colao è intervenuto parlando di investimenti per la digitalizzazione in una videconferenza connessa con il Padiglione italiano all'Expo di Dubai

Un’Italia con un deciso sguardo e un primo passo già mosso verso il futuro della digitalizzazione con un piano di ripresa italiano “mirato ad aumentare le connessioni” tra persone, idee, competenze “con le teconologie e il settore industriale”. 

Vittorio Colao, Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, è intervenuto con queste parole all'evento "Digitalization and new skills" al Padiglione Italia di ExpoDubai fornendo anche le cifre del piano di investimenti previsti dal Pnnr: “Abbiamo circa 50 miliardi che stiamo investendo nella transizione digitale, abbiamo 190 misure, 525 target da raggiungere entro il 2026 e la buona notizia è che abbiamo già raggiunto i primi 51. Abbiamo approvato cose importanti come il lancio della nostra politica sul cloud" 

Lo sviluppo dell’istruzione superiore tra gli obiettivi 

Colao si è fatto portavoce, tramite l’incontro virtuale, di un piano in cui è previsto “un forte supporto per lo sviluppo dell'istruzione superiore e la formazione, in particolare valorizzando le skill digitali nel settore pubblico e privato". 

Il 41% degli impiegati nel settore pubblico sono laureati "ma solamente in pochi lo sono in materie scientifiche, abbiamo una predominanza in percorsi di giurisprudenza, economia, scienze sociali" e "come conseguenza c'è una naturale riluttanza verso l'innovazione digitale". 

Per affrontare questa necessità di una maggiore digitalizzazione: "abbiamo identificato tre azioni: incoraggiare partnership pubblico-private, aggregare delle migliori idee e tecnologie del Paese" e, ha continuato il ministro, “promuovere un forte impegno multilaterale, di confronto di idee e cooperazione". Infine, attrarre e “trattenere talenti nel settore pubblico e privato per le skill digitali".  

"Stiamo cercando di costruire un motore, attraverso partnership pubblico-private, con l'impegno con gli stakeholder, la formazione sulle skill. Ma abbiamo anche bisogno di energia per far partire questo motore che sono le persone. Facendolo crediamo di creare un ambiente più forte in Italia dove idee, skill, tecnologie e il settore industriale possono connettersi e prosperare", ha concluso il ministro per l’innovazione tecnologica" ha concluso il ministro per l'Innovazione tecnologica.