La pandemia

Covid nel mondo: record di contagi in Germania, stato di pre-emergenza in Giappone

Secondo l'ultimo conteggio della Johns Hopkins University, sono 57,7 milioni i nuovi casi registrati solo nell'ultimo mese, pari a circa il 17% dei casi totali da inizio pandemia (334 milioni)

Covid nel mondo: record di contagi in Germania, stato di pre-emergenza in Giappone
Ansa
Una via dello shopping a Francoforte, Germania

La variante Omicron fa esplodere i contagi in tutto il mondo. Secondo l'ultimo conteggio della Johns Hopkins University, sono 57,7 milioni i nuovi casi registrati solo nell'ultimo mese, pari a circa il 17% dei casi totali da inizio pandemia (334 milioni). 

Contagi record in Europa. Dopo i 464 mila casi segnalati ieri in Francia, la Germania ha identificato più di 110.000 nuovi contagi in 24 ore: il dato quotidiano più alto registrato nel Paese dall'inizio della pandemia. La variante Omicron rappresenta il 70 per cento delle infezioni. Come si legge dagli ultimi dati diffusi dal Robert Koch Institute, nell'ultima giornata la Germania ha riportato 112.323 nuovi casi di coronavirus e 239 morti. L'incidenza settimanale ha raggiunto le 584,4 nuove infezioni ogni 100 mila persone, ha aggiunto l'Istituto.

Di fronte all'aumento dei contagi, il Paese ha limitato l'accesso a bar e ristoranti soltanto alle persone che hanno ricevuto una terza dose di vaccino o che presentano un test negativo oltre a un certificato di vaccinazione o guarigione. Il cancelliere Olaf Scholz vuole introdurre la vaccinazione obbligatoria nel Paese - che conta 60 milioni di vaccinati su 83 milioni di abitanti - ma l'adozione del provvedimento è stata ritardata, in un clima surriscaldato dalle restrizioni esistenti.

Nella Repubblica Ceca sono stati segnalati 28.469 nuovi casi di coronavirus in 24 ore, un record dall'inizio della pandemia. Cala invece il numero di decessi per complicanze, sei nell'ultima giornata secondo i dati del ministero della Sanità.

Giappone: 32mila casi e 9 decessi

Sono stati 32.197 i nuovi casi di infezione da coronavirus in Giappone nella giornata di ieri, secondo i dati ufficiali comunicati nell'ultimo bollettino del ministero della salute, cifra record e per la prima volta sopra i 30 mila dallo scorso agosto.

A Tokyo, il governo metropolitano della capitale ha confermato 5.185 nuovi contagi, di cui un terzo riguardanti persone di età inferiore al 20 anni. A livello nazionale, come numero di nuove infezioni resta prima Osaka, nel Giappone centrale, con il record di 5.396 casi. Il numero totale dei decessi causati dal virus in tutto il paese è stato di nove. Il capo della task force incaricata dal governo di supervisionare e consigliare le autorità nella lotta alla pandemia Shigeru Omi, nel corso dell'incontro odierno con il primo ministro Fumio Kishida ha dichiarato: "la variante Omicron è chiaramente diversa dalle precedenti, e per questo è fondamentale adottare misure efficaci e tempestive pensate tenendo conto della sua peculiarità".

Il governo giapponese, al termine della riunione del Consiglio dei ministri di ieri sera ora locale, ha annunciato la decisione di estendere alla capitale Tokyo e ad altre 12 delle 47 prefetture del paese lo stato di pre-emergenza a partire da domani fino al 13 febbraio, come misura per contrastare la rapida diffusione della variante Omicron. Oltre a Tokyo, le altre prefetture interessate dal provvedimento sono Niigata, Aichi, Gunma, Saitama, Chiba, Kanagawa, Gifu, Mie, Kagawa, Nagasaki, Kumamoto e Miyazaki, che si aggiungono a Okinawa, Hiroshima e Yamaguchi che si trovano già in pre emergenza da diversi giorni. In base al provvedimento, nelle aree soggette a restrizioni le aziende e le attività commerciali dovranno ridurre i loro orari di esercizio e saranno previste restrizioni ad eventi e manifestazioni.

Casi in calo a New York

Migliora la situazione a New York in termini di trasmissione del Covid-19: lo ha reso noto ieri il sindaco della città, Eric Adams, commentando la discesa dei casi di Omicron nella metropoli. I numeri dei contagi restano alti tra la popolazione, ma la città pare aver raggiunto il picco della diffusione. La media di nuovi casi nell'ultima settimana è stato pari a 20.000 al giorno, contro i 43.000 dell'inizio di gennaio, ha detto il commissario alla Salute di New York, Dave Chokshi. I ricoveri sono scesi dai 6.500 registrati l'11 gennaio ai 5.800 riportati domenica scorsa. "Riusciremo a vincere questa sfida - ha detto il sindaco Adams, perché siamo resilienti, perché siamo newyorkesi".

In Cina casi dimezzati

La Cina ha registrato ieri un totale di 87 nuovi casi di Covid-19, di cui 55 interni e 32 importati, dimezzando i 171 di lunedì: secondo gli ultimi aggiornamenti della Commissione sanitaria nazionale, sono 33 le infezioni domestiche accertate nella provincia di Henan, 14 a Tianjin (primo focolaio interno della variante Omicron), sette nel Guangdong e una a Pechino. Oltre ai 32 casi importati, la Commissione ha segnalato altri cinque sospetti provenienti dall'estero. I decessi sono rimasti fermi a quota 4.636, invariati dal 25 gennaio 2021. Per la prima volta da oltre un mese, la provincia di Shaanxi e il capoluogo Xìan non hanno riportato casi interni accertati, sospetti o asintomatici, in base a quanto riferito dalla Commissione sanitaria locale. La provincia, che ha visto il 9 dicembre emergere il focolaio più grave di Covid in Cina degli ultimi mesi, ha segnalato finora 2.077 contagi, di cui 2050 nella sola Xìan, mentre sono 738 le persone ancora interessante da trattamenti medici.

Contagi record in Messico e Venezuela

Nuovo record di contagi giornalieri di Covid in Messico con 49.343 nuovi casi che portano il totale da inizio pandemia a quattro milioni e 434 mila. Lo ha reso noto il ministro della Salute. I morti sono stati 320, per un totale di 301.000. Il Venezuela ha registrato 2.090 nuovi casi di Covid, il numero più alto nel Paese sudamericano dal 4 aprile scorso. Il tasso di positività è del 34% con un'incidenza di 18 casi ogni 100.000.