Bruxelles

Crisi Russia-Ucraina: la Nato cerca una posizione comune con i membri dell'Ue

Lunedì i colloqui russo-americani a Ginevra. Stoltenberg: "Dalla Russia nessun passo per la de-escalation"

Crisi Russia-Ucraina: la Nato cerca una posizione comune con i membri dell'Ue
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Una visione generale della riunione virtuale straordinaria dei ministri degli Esteri della NATO a Bruxelles, Belgio

Gli Stati Uniti e i partner della Nato cercheranno di arrivare a una posizione comune sulla sicurezza europea prima dei colloqui fra Mosca e Washington in programma lunedì a Ginevra, colloqui ai quali l'Unione europea intende partecipare.

L'odierna riunione ministeriale - in videoconferenza - "risponde ad un doppio obiettivo: restare uniti ed assicurare che gli europei vengano coinvolti nelle discussioni sulla sicurezza nello spazio europeo", hanno spiegato fonti diplomatiche dell'Ue.

"Nessuno sa se il presidente russo, Vladimir Putin, voglia intervenire in Ucraina, ma la Russia avrebbe molto da perdere in un conflitto. La Russia intende ristabilire la propria zona di influenza e impedire un allargamento della Nato, ma con il suo comportamento aggressivo provocherà ciò che vuole evitare", hanno concluso le fonti.

Al vertice di Ginevra seguirà mercoledì un Consiglio Russia-Nato e giovedì una riunione dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa con l'Ucraina e la Georgia; sempre giovedì e venerdì si terrà a Brest un vertice dei ministri degli Esteri e della Difesa dell'Ue, al quale parteciperà anche il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

Colloqui di Stoltenberg con Oslo e Stoccolma, caso ucraino al centro

"Chiediamo alla Russia di ridurre l'escalation in Ucraina e continueremo a coordinarci con la Finlandia, nostro partner stretto. La Nato rispetta il diritto di ogni paese di scegliere la propria strada". Così via twitter il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dopo il colloquio telefonico con il presidente finlandese, Sauli Niinisto. Il capo dell'Alleanza atlantica ha poi discusso telefonicamente delle tensioni in Ucraina anche con il primo ministro svedese, Magdalena Andersson. A seguito della telefonata ha commentato, sempre via twitter, che "la Svezia è un prezioso partner della Nato e la Nato sostiene il diritto di ogni nazione di scegliere liberamente i propri accordi di sicurezza".

Ministri degli Esteri Ue scettici sulla proposta russa

Oggi i ministri degli Esteri Nato si sono riuniti per discutere delle pressioni russe attorno all'Ucraina, esprimendo scetticismo sulla credibilità dell'offerta del presidente Vladimir Putin per allentare le tensioni. La prossima settimana ci saranno diversi incontri diplomatici. Gran parte delle proposte contenute nei documenti che Mosca ha reso pubblici - una bozza di accordo con i paesi della Nato e l'offerta di un trattato tra Russia e Stati Uniti - sembrano non essere un punto di partenza per l'alleanza militare che raduna 30 paesi, nonostante i timori che Putin possa ordinare l'invasione dell'Ucraina.

Secondo Mosca, la Nato dovrebbe accettare di fermare tutti i piani di adesione, non solo con l'Ucraina, e porre fine alle esercitazioni militari vicino ai confini della Russia. In cambio, la Russia rispetterebbe gli impegni internazionali sottoscritti sulla limitazione delle attività militari. L'approvazione di un tale accordo richiederebbe alla Nato di rifiutare una parte fondamentale del suo trattato istitutivo. Ai sensi dell'articolo 10 del Trattato di Washington del 1949, l'organizzazione può invitare in qualsiasi paese europeo disposto che possa contribuire alla sicurezza nell'area del Nord Atlantico, nonché adempiere agli obblighi di adesione. Il Consiglio Nato-Russia è stato istituito due decenni fa. Ma la Nato ha posto fine alla cooperazione con la Russia attraverso l'Nrc nel 2014 dopo l'annessione della Crimea. L'incontro di mercoledì sarà il primo da luglio 2019. I funzionari della Nato affermano che la Russia si è rifiutata di partecipare agli incontri finché l'Ucraina è stata all'ordine del giorno.

Nato: "Dalla Russia nessun passo per la de-escalation"

"Ci rammarichiamo che, nonostante settimane di richieste della comunità internazionale, la Russia non abbia ancora preso provvedimenti verso una riduzione dell'escalation" al confine con l'Ucraina, dal momento che "la concentrazione militare russa continua con decine di migliaia di unità da combattimento unita alla retorica minacciosa e a una comprovata esperienza nell'uso della forza contro i propri vicini". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine della riunione straordinaria in videoconferenza con i ministri degli Esteri dell'Alleanza atlantica sulle tensioni al confine tra Ucraina e Russia. "I ministri degli Esteri oggi hanno ribadito che ogni ulteriore aggressione russa contro l'Ucraina avrà delle conseguenze pesanti e un alto costo per Mosca".

Invito al dialogo

"La posizione dalla Nato è chiara: invitiamo la Russia alla de-escalation, al ritiro delle sue truppe e a prendere il cammino per la pace. Sosteniamo la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina e siamo uniti a difendere e proteggere tutti gli alleati". Lo ha dichiarato Stoltenberg, in apertura della riunione. "Allo stesso tempo la Nato resta pronta per un dialogo significativo con la Russia per discutere le nostre divergenze e mostrare trasparenza nelle attività militari e andare avanti sul controllo delle armi. È per questo che abbiamo convocato il Consiglio Nato-Russia per il 12 gennaio", ha aggiunto. "È un segnale positivo che la Russia sia ora pronta a sedersi al tavolo e impegnarsi al Consiglio Nato-Russia, ma anche bilateralmente con gli Stati Uniti. È un'opportunità per la Russia di dimostrare di essere seria a proposito del dialogo, della diplomazia e del suo impegno internazionale", ha concluso Stoltenberg.