Giochi Invernali

Pechino 2022, dai tamponi alla "bolla": tutto pronto per le Olimpiadi

Nell'incontro Xi e Bach hanno discusso, oltre che dell'evento sportivo imminente, anche delle misure anti-pandemiche messe in atto dagli organizzatori e che prevedono una gestione a circuito chiuso, in "bolle" per isolare gli atleti

Pechino 2022, dai tamponi alla "bolla": tutto pronto per le Olimpiadi
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Pechino 2022

"Saranno Giochi sicuri". Il capo di stato cinese Xi Jinping lo aveva dichiarato in apertura del Forum economico di Davos e lo ha ripetuto ancora durante l'incontro con Thomas Bach, presidente del Comitato olimpico internazionale, al quale ha assicurato che la Cina "è fiduciosa" nel ritenere che l'edizione delle Olimpiadi invernali avrà "grande successo".

"La Cina è ora un Paese di sport invernali", ha detto Bach, "e questo è l'inizio di una nuova era degli sport invernali globali". L'incontro tra il presidente del Cio e Xi è un raro faccia a faccia tra il presidente della Cina e un rappresentante straniero.

Xi non lascia il Paese dal gennaio 2020, pochi giorni prima dell'impennata di contagi da Covid-19 a Wuhan, e non incontra un leader straniero di persona dal marzo 2020, quando ricevette a Pechino il presidente pakistano, Arif Alvi.   

Nell'incontro Xi e Bach hanno discusso, oltre che dell'evento sportivo imminente, anche delle misure anti-pandemiche messe in atto dagli organizzatori delle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022 e che prevedono una gestione a circuito chiuso, in "bolle", per separare gli atleti e il personale olimpico dal pubblico.

Bach è a Pechino da sabato e ha iniziato oggi a partecipare alle riunioni ufficiali dopo tre giorni di isolamento che si è autoimposto.

Il 4 febbraio, giorno della cerimonia di apertura, si avvicina, e la Capitale si barcamena fra gli allarmi per il Covid e quelli per l'inquinamento atmosferico, problema che per i Giochi del 2008 venne risolto con il blocco del traffico privato in modo da 'pulire' l'aria in vista delle gare di ciclismo, marcia e maratona.

Quest'anno nel cuore delle capitale, e negli stessi impianti dei Giochi di 14 anni fa riciclati per l'occasione, si svolgeranno principalmente le gare al coperto come il curling ospitato da quello che nel 2008 era il meraviglioso 'Cubo d'acqua' sede delle gare di nuoto, mentre lo stadio Nazionale indoor, detto 'il Ventilatore', usato a suo tempo per ginnastica e pallamano ora vedrà le partite dei campioni dell'hockey su ghiaccio. 

Le autorità hanno comunque annunciato "piani di emergenza", scrive il Global Times, citando Liu Youbin, portavoce del ministero dell'Ecologia e dell'Ambiente. Secondo il giornale, le autorità locali della capitale e delle città della provincia sono autorizzate ad adottare le "misure amministrative necessarie" per "gestire e controllare temporaneamente attività e veicoli soggetti a forte inquinamento". Liu ha parlato di misure "mirate, scientifiche e trasparenti" con l'obiettivo di "ridurre al minimo" l'impatto a livello "economico e sociale".


Le prime Olimpiadi "Carbon neutral"

Si tratta di misure necessarie per non mandare all'aria tutto il lavoro fatto per organizzare Olimpiadi "carbon neutral" come è stato annunciato nel Rapporto di sostenibilità che elenca nel dettaglio sia le misure attuate per ridurre e compensare le emissioni di anidride carbonica, sia in che modo Pechino abbia integrato in ogni fase di preparazione dei giochi i principi di sostenibilità ambientale attraverso riciclo, uso di tecnologie refrigeranti ed energie rinnovabili.

L'80% delle sedi e delle strutture dedicate alle competizioni sono edifici ereditati dalle Olimpiadi estive del 2008. L'iconico Bird's Nest National Stadium ospiterà le cerimonie di apertura e di chiusura, mentre il Water Cube ospiterà le gare di curling.

Per la prima volta nella storia dei Giochi Olimpici tutte le 26 sedi saranno alimentate da energia rinnovabile.

L'ovale di pattinaggio di velocità di 12.000 metri quadrati noto come Ice Ribbon - che si trova nel centro di Pechino - sarà il primo al mondo a utilizzare l'anidride carbonica per creare il ghiaccio, portando le emissioni di CO2 vicino allo zero. Il calore di scarto prodotto dalla refrigerazione è ulteriormente riciclato, migliorando l'efficienza energetica del 30-40%.

Il 100% delle auto adibite al trasporto passeggeri e l'85% di tutti i veicoli saranno alimentati da batterie, celle a combustibile a idrogeno o gas naturale. Persino la fiamma dell'iconica torcia olimpica brucerà idrogeno.

Tutto ciò si traduce, secondo le stime, in una riduzione di anidride carbonica pari all'emissione annuale di 3.900 automobili o simile a quanto si otterrebbe piantando 1,2 milioni di alberi.


Pechino 2022 - Il Nido Getty
Pechino 2022 - Il Nido

Omicron fa paura

Ma l'allarme maggiore in vista di questi Giochi è ovviamente il Covid. Tutti coloro che a vario titolo parttecipano alla manifestazione sono "testati" quotidianamente. Il comitato organizzatore ha fatto il punto annunciando di aver trovato 72 positivi e spiegando nel dettaglio che 39 contagi sono stati rilevati all'arrivo all'aeroporto internazionale di Pechino, mentre altri 33 sono stati segnalati nel sistema delle 'bolle' a circuito chiuso. Poi il numero dei primi positivi dei Giochi è salito a 78. Per ora hanno contratto il virus, secondo gli organizzatori, personale della radiodiffusione, di federazioni sportive internazionali, di partner di marketing, di media e di forza lavoro in generale. Solo un contagio tra atleti e staff.

Intanto, a pochi giorni dai Giochi olimpici invernali, la Xinhua scrive dell'adozione di "misure rapide e mirate per contenere la diffusione delle infezioni" a Pechino. Nel distretto di Fengtai, a Pechino, è partita una campagna di test per i circa due milioni di abitanti. In altri distretti della capitale le autorità 'invitano' i residenti a sottoporsi ai controlli.

Il Globlal Times ha riferito di una direttiva secondo cui da ieri chi nelle due settimane precedenti ha acquistato farmaci per febbre, tosse, mal di gola o antivirali in genere deve sottoporsi entro 72 ore a un test per il Covid-19. Lo stesso vale per tutti gli acquisti a partire da ieri. In assenza di test si rischiano restrizioni per gli spostamenti.



I villaggi degli atleti

I villaggi degli atleti sono tre. Uno in zona più o meno centrale, un altro nella periferia nord di Pechino, e a 900 metri sul livello del mare, il terzo è invece a Zhangjiakou, località che si trova a 200 km dalla capitale e che ospiterà atleti delle prove che si svolgeranno in quella zona, ovvero freestyle, snowboard, biathlon, salto con gli sci e sci cross-country. 

La prima delegazione ad arrivare è stata quella svizzera, seguita poi da personale di Gran Bretagna, Canada, Usa, Finlandia e Australia.

La bolla olimpica

A Pechino è stata predisposta una enorme bolla di protezione di quasi 200 km con all'interno diverse "mini-bolle". A differenza delle Olimpiadi di Tokyo della scorsa estate in cui i giornalisti avevano potuto lasciare la bolla dopo due settimane di quarantena, nessuno a Pechino potrà abbandonare il "circuito chiuso" durante i Giochi. Si dovrà dormire, mangiare e spostarsi solo all'interno delle aree delle competizioni.

Pechino 2022 Getty
Pechino 2022