La pandemia

Francia, da oggi è in vigore il pass vaccinale

Analogo al Super green pass italiano, servirà per accedere a quasi tutti i luoghi pubblici

Francia, da oggi è in vigore il pass vaccinale
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Francia, torre Eiffel

Da oggi in Francia è ufficialmente entrato in vigore il pass vaccinale, l’equivalente del Super green pass italiano, in sostituzione del precedente pass sanitario.

Solo le persone guarite o vaccinate possono accedere a bar, ristoranti, cinema, musei, teatri, palestre, sale spettacoli, fiere, grandi centri commerciali e trasporti interregionali, quali aerei, treni e bus. Il pass vaccinale viene rilasciato ai francesi dai 16 anni in su che presentano un certificato di avvenuta guarigione (a partire dall' undicesimo giorno successivo a un test di fine quarantena negativo), o che hanno completato l'iter vaccinale, ovvero la vaccinazione base e un richiamo entro 7 mesi dall'ultima iniezione (che diventeranno 4 mesi a partire dal 15 febbraio). Possono fare a meno della certificazione anche tutte quelle persone che usufruiscono di un'esenzione medica, ovvero che per diversi motivi di salute non possono farsi vaccinare.    

Il Pass francese è stato approvato nei giorni scorsi dopo un iter parlamentare travagliato e convalidato dal Consiglio costituzionale, dopo essere stato fortemente voluto dal governo.

Il pass sanitario - rilasciato sulla base di un test rapido o molecolare – basterà per i giovani tra 12 e 15 anni che vogliono accedere a bar, ristoranti, cinema, musei, teatri, palestre, sale spettacoli, fiere, grandi centri commerciali e trasporti interregionali. Il pass sanitario sarà anche sufficiente per le visite in ospedale, a case di riposo per anziani e altri istituti socio-sanitari.

Oggi in Francia il 20% della popolazione ha scelto di non vaccinarsi e quasi un milione di cittadini rischiano di vedere il proprio pass annullato sabato 29 gennaio, per mancato richiamo.

Intanto il quotidiano Le Monde sottolinea che, sulla base del sito Our World in Data, la Francia è il Paese europeo con il maggior numero di contagi quotidiani, di cui il 96% è causato dalla variante Omicron. Secondo scienziati e specialisti, la recrudescenza di casi in Francia è da attribuire alla forte contagiosità di Omicron, all'assenza di misure di prevenzione efficaci nelle scuole e alla mancata osservanza di alcune restrizioni che hanno facilitato la circolazione del virus.

Tra il 27 dicembre e il 20 gennaio, il Paese ha registrato in media 337 mila casi giornalieri, seguito dall'Italia, al secondo posto con 180 mila positivi, mentre Regno Unito e Germania sono lontani, con 90/92 mila contagi quotidiani. E se la Francia conteggia più test quotidiani rispetto a Italia, Belgio e Germania, ne fa meno di Regno Unito, Portogallo e Danimarca.