Nominato il primo ministro

Kazakistan, Tokayev: "Tra due giorni il ritiro delle forze di pace guidate da Mosca"

Secondo il presidente kazako la "missione si è conclusa con successo"

Kazakistan, Tokayev: "Tra due giorni il ritiro delle forze di pace guidate da Mosca"
Getty
Le forze di mantenimento della pace della CSTO in Kazakistan

Inizierà a lasciare il Kazakistan "tra due giorni" il contingente della Csto, a guida russa, dispiegato nel Paese nel mezzo della crisi. Lo ha annunciato il presidente, Kassym-Jomart Tokayev, parlando di un'operazione di ritiro graduale che non dovrebbe durare più di dieci giorni e insistendo sul fatto che la situazione in tutte le regioni del Paese è "stabile".    

Ieri il presidente kazako ha chiarito che questa forza era composta da 2.030 soldati e 250 veicoli, mentre il suo omologo russo Vladimir Putin ha confermato che i suoi soldati sono stati dispiegati nel Paese "per un periodo limitato".

Le rivolte in Kazakistan, descritte dalle autorità come un attacco terroristico, sono iniziate con manifestazioni contro l'aumento dei prezzi del carburante, in un contesto di deterioramento del tenore di vita. Dai dati del ministero della Salute, diffusi domenica, risulta che il drammatico bilancio è di 164 morti, compresi 3 bambini.

La Bbc sottolinea che, secondo i corrispondenti, le recenti violenze potrebbero essere legate a una lotta di potere all'interno dell'elite al governo. Uno degli slogan principali delle proteste della scorsa settimana era "Fuori l'uomo vecchio": un riferimento a Nazarbayev, che è rimasto in carica come presidente dall'indipendenza fino alle dimissioni del 2019 e ha poi consacrato Tokayev come suo successore.

Per venire incontro alla piazza, il governo ha annunciato un tetto al prezzo del carburante per veicoli per 180 giorni e una moratoria sugli aumenti delle tariffe dei servizi pubblici. Inoltre il Gabinetto ministeriale si è dimesso e il presidente Tokayev ha sostituito Nazarbayev alla guida del Consiglio di sicurezza nazionale. Nonostante le concessioni, tuttavia, le proteste si sono fatte violente per diversi giorni, con edifici governativi dati alle fiamme e numerose vittime.

I parlamentari kazaki intanto hanno approvato in modo schiacciante la nomina di un nuovo primo ministro, Alikhan Smailov, nominato ad interim dopo le dimissioni del governo durante i disordini della scorsa settimana. Smailov, 49 anni, era vice premier dal maggio 2020 ed è stato per quattro anni assistente dei Nursultan Nazarbayev. Il 5 gennaio Tokayev aveva accettato le dimissioni dell'esecutivo guidato da Askar Mamin nel mezzo della crisi nel Paese.

Il presidente kazako, in una rara critica pubblica a quello che è stato il suo mentore, ha accusato il suo predecessore Nazarbayev, di aver creato una "casta di ricchi anche per gli standard internazionali".

"Credo che sia giunto il momento di rendere omaggio al popolo del Kazakistan e aiutarlo in modo sistematico e regolare", ha detto Tokayev, in un discorso ufficiale ai membri del Parlamento, osservando che alle "società molto redditizie" sarà chiesto di versare denaro in un fondo statale. Tokayev ha aggiunto di aspettarsi "una partecipazione attiva da parte di persone che possiedono enormi ricchezze, ma che restano nell'ombra".