339 voti favorevoli, 42 astenuti

La Camera approva il testo unico sull'attività delle lobby

Sarà istituito un registro digitale dei rappresentanti di interessi presso l'Antitrust. Il testo passa ora all'esame del Senato

La Camera approva il testo unico sull'attività delle lobby
Ansa
Camera dei deputati

Con 339 voti favorevoli e 42 astenuti la Camera ha approva la regolamentazione sulle lobby, vale a dire il testo unificato delle proposte di disciplina dell'attività di relazioni istituzionali per la rappresentanza di interessi. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato.

Il testo approvato a Montecitorio istituisce un registro per la trasparenza dell'attività di rappresentanza di interessi presso l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, cui i soggetti che intendono svolgere tale compito hanno l'obbligo di iscriversi.

La proposta di legge stabilisce quali sono i decisori pubblici presso i quali i 'lobbisti' svolgono la propria attività: parlamentari e componenti del governo, rappresentanti degli organi delle autonomie territoriali, presidenti e componenti delle autorità indipendenti, organi di vertice degli enti statali, titolari degli incarichi di vertice degli enti territoriali e altri enti pubblici, responsabili degli uffici di diretta collaborazione delle istituzioni e degli organismi citati dalla nuova disciplina.

Le nuove disposizioni non si applicano invece all'attività di rappresentanza di interessi particolari svolta da enti pubblici, anche territoriali, o da associazioni o altri soggetti rappresentativi di enti pubblici, dai partiti o movimenti politici, alle attività svolte da esponenti di organizzazioni sindacali e imprenditoriali.

L'elenco, tenuto in forma digitale, sarà articolato in due parti: una con accesso riservato ai soggetti iscritti alle amministrazioni pubbliche, l'altra consultabile per via telematica da chiunque attraverso Spid o carta d'identità elettronica.

Persone che hanno ricoperto incarichi di governo nazionale o regionale dovranno aspettare un anno dalla cessazione del mandato prima di potersi iscrivere al registro. E' prevista anche l'agenda degli incontri tra i rappresentanti di interessi e i decisori pubblici, con l'obbligo, per i primi, di tenere e aggiornare con cadenza settimanale la lista degli incontri. I decisori pubblici potranno opporsi alla pubblicazione di informazioni false.

Sempre presso l'Antitrust nascerà un comitato di sorveglianza sulla trasparenza dei processi decisionali pubblici, presieduto da un membro del Cnel con funzioni di controllo e di irrogazione delle sanzioni amministrative previste dal testo, che definisce specifici diritti e obblighi dei portatori di interessi per finalità di trasparenza dell'attività svolta.

Il comitato di sorveglianza dovrà adottare un codice deontologico che stabilisca le modalità di comportamento cui devono attenersi i 'lobbisti', mentre le funzioni del comitato di sorveglianza relative all'attività parlamentare verranno svolte da una commissione bicamerale composta da 5 deputati e 5 senatori.

Infine, l'Istat dovrà integrare la classificazione delle attività economiche Ateco, inserendo un codice specifico per l'attività di relazioni istituzionali per la rappresentanza di interessi.

"Parlamento e politica sono stati protagonisti, è un provvedimento serio e storico" ha detto in aula la relatrice Vittoria Baldino (M5s). "L'Italia, dopo molti tentativi falliti, avrà una legge che disciplina in modo trasparente il rapporto tra politica e rappresentanti di interessi, una regolamentazione di tutte quelle attività che portano alla formazione delle decisioni pubbliche", dichiara in una nota il sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento, Deborah Bergamini, che ha coordinato il testo per conto del governo.