I Giochi Olimpici di Pechino si avvicinano e la Cina corre ai ripari. Dopo Xian e Yuzhou anche la città di Anyang, che conta oltre 5 milioni di abitanti, è stata messa in quarantena dopo l'emergere di casi di Covid, in particolare del ceppo Omicron.
La Cina, che dall'inizio del 2020 ha in gran parte contenuto l'epidemia dopo la comparsa del virus nel centro del Paese, segue la politica di "tolleranza zero" verso il Covid che si basa su misure radicali non appena vengono rilevati pochi casi.
Ad Anyang da sabato sono stati registrati 84 contagi, inclusi almeno due casi della nuova variante. I residenti devono restare nelle proprie case ed è vietata la circolazione dei veicoli privati. Negozi e attività non essenziali sono chiusi ed è stata lanciata una campagna di screening generale per "prevenire la diffusione del ceppo Omicron", secondo l'agenzia di stampa ufficiale. Più di 4.000 studenti e membri del personale scolastico di Anyang sono stati collocati in centri di quarantena gestiti dal governo.
Secondo i sanitari, i contagi sarebbero legati al focolaio di Tianjin, primo focolaio di Omicron del Paese, dove in 48 ore circa sono stati testati 14 milioni di abitanti ed è stata disposta la quarantena di 76.000 persone. Malgrado la cancellazione di voli e collegamenti di autobus, la città portuale non è stata sottoposta a un lockdown totale come deciso il mese scorso per Xian, il capoluogo dello Shaanxi, misura che ha provocato proteste per la carenza di cibo e per gli ostacoli all'accesso per garantirsi le cure mediche.
Getty Il blocco di Anyang porta a 20 milioni il totale in Cina dei residenti confinati nelle loro case dopo Xi'an (13 milioni di abitanti) e (Yuzhou con 1,1 milioni).
Oggi il Paese ha registrato 110 nuovi casi sintomatici locali di Covid-19, ha affermato la National Health Commission (NHC) in un comunicato e cresce la preoccupazione per i Giochi Olimpici.
Il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie di Pechino ha consigliato ai residenti di non visitare Tianjin e a quelli di quest'ultima di evitare di recarsinella capitale, chiedendo ai pendolari tra le due città di lavorare da casa. Da ieri, i biglietti dei treni tra le due città non sono più acquistabili online.
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