Dopo il rapporto sui casi di pedofilia a Monaco

Papa Francesco: "Chiesa impegnata a rendere giustizia alle vittime degli abusi"

Il Pontefice incontra l'assemblea plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede: "Passo necessario per ristabilire la giustizia, riparare lo scandalo, emendare il reo".

Papa Francesco: "Chiesa impegnata a rendere giustizia alle vittime degli abusi"
Archivio ANSA
Papa Francesco riceve in udienza i partecipanti alla Plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede

Papa Francesco, ha ricevuto i membri della Congregazione per la Dottrina della Fede, il Dicastero deputato alla trattazione dei delicta graviora (i delitti più gravi), tra cui il drammatico fenomeno degli abusi da parte del clero. Incontrando i partecipanti alla plenaria nel Palazzo Apostolico, il Pontefice ha indicato tre parole, “dignità”, “fede”, “discernimento”, come riferimento per il lavoro di promozione e tutela dell’integrità della dottrina cattolica sulla fede e sulla morale che la Congregazione è chiamata a svolgere.

La Chiesa sta portando avanti con ferma decisione l'impegno di rendere giustizia alle vittime degli abusi operati dai suoi membri

Papa Francesco

Queste le parole di Papa Francesco all'indomani del rapporto sui casi di pedofilia nell'arcidiocesi di Monaco che invita ad applicare "con particolare attenzione e rigore la legislazione canonica prevista". Il Sommo Pontefice ha continuato comunicando di aver "recentemente proceduto all'aggiornamento delle Norme sui delitti riservati alla Congregazione per la Dottrina della Fede per rendere più incisiva l'azione giudiziaria" che "da sola, non basta ad arginare il fenomeno, ma è un passo necessario per ristabilire la giustizia, riparare lo scandalo, emendare il reo".

Discernimento

Discernere è una delle parole chiave del discorso di Francesco: il discernimento deve essere la guida anche per affrontare "presunti fenomeni soprannaturali, per i quali il popolo di Dio deve ricevere indicazioni sicure e solide". Così come lo deve essere per un altro importante compito della Dottrina della Fede: lo scioglimento del vincolo matrimoniale "Quando, in virtù della potestà petrina, la Chiesa concede lo scioglimento di un vincolo matrimoniale non-sacramentale, non si tratta solo di porre fine canonica ad un matrimonio, comunque già fallito di fatto, ma, in realtà, tramite questo atto eminentemente pastorale intendo sempre favorire la fede cattolica - in favorem fidei! - nella nuova unione e nella famiglia, di cui tale nuovo matrimonio sarà il nucleo".

Dignità

 Un'altra parola chiave da cui Papa Francesco muove la sua riflessione ricordando che “la dignità di ogni essere umano ha un carattere intrinseco e vale dal momento del suo concepimento fino alla sua morte naturale". "Proprio l’affermazione di una tale dignità è il presupposto irrinunciabile per la tutela di un’esistenza personale e sociale”, nonché “condizione necessaria perché la fraternità e l’amicizia sociale possano realizzarsi tra tutti i popoli della terra”. Soprattutto nella nostra epoca segnata da tante tensioni sociali, politiche e persino sanitarie, in cui è facile considerare l’altro come estraneo o nemico, negandogli una reale dignità.

Fraternità

L’obiettivo è “far rinascere tra tutti un’aspirazione mondiale alla fraternità - auspica Francesco - L’uomo è infatti il capolavoro della creazione: è voluto e amato da Dio come partner dei suoi disegni eterni, e per la sua salvezza Gesù ha dato la vita fino a morire sulla croce per ogni uomo, per ciascuno di noi”.

Fede

Il Pontefice esorta a stimolare un fede “genuina, schietta”. “La fede dev’essere il cuore della vita e dell’azione di ogni battezzato. E non una fede generica o vaga, come se fosse vino annacquato che perde valore”. Senza la fede, dice: “la presenza dei credenti nel mondo si ridurrebbe a quella di un’agenzia umanitaria