Dal rapporto Sue Gray all'indagine della polizia britannica

Partygate, le "feste segrete" di Boris Johnson durante il lockdown. Tra Scotland Yard e dimissioni

Nuove rivelazioni sulla festa di compleanno del Primo Ministro riaccendono un faro sullo scandalo che tiene sotto scacco Downing Street

Partygate, le "feste segrete" di Boris Johnson durante il lockdown. Tra Scotland Yard e dimissioni
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Boris Johnson

Al 10 di Downing Street le notizie si rincorrono. L'indagine indipendente sull'operato di Boris Johnson - accusato di aver organizzato delle feste durante il lockdown - potrebbe metterlo in un angolo, farlo apparire indifendibile, persino costringerlo a dimettersi con il plauso delle opposizioni. Il rapporto della funzionaria Sue Gray - l'incorruttibile - spaventa, forse più del fascicolo aperto da Scotland Yard. Ora che anche la polizia indaga sullo scandalo partygate, il Primo Ministro e il governo, paradossalmente, potrebbero beneficiare di altro tempo. Il documento (Secondo il Daily Mirror, Johnson dovrebbe riceverlo a breve), infatti, rischia di finire "congelato" almeno fino alla fine dell'inchiesta di Scotland Yard oppure, come ha lasciato intendere la ministra degli Esteri Liz Truss, pubblicato fatte salve le parti legate a "questioni di sicurezza".

10, Downing Street (Londra) Ap
10, Downing Street (Londra)

Intanto Johnson tiene botta, si mostra accogliente, annuncia piena collaborazione "pronto a farsi interrogare", in pubblico lascia trasparire soddisfazione e ripone fiducia nell'operato della polizia che "potrà soltanto fare chiarezza all'opinione pubblica e tirare una riga sulle questioni".

È stata Cressida Dick, il capo della Metropolitan Police (Met), a rendere noto il procedimento: "Posso confermare che il Met sta indagando su una serie di eventi che ebbero luogo a Downing Street e Whitehall negli ultimi due anni in relazione a potenziali violazioni delle normative Covid".

Cressida Dick Getty Images
Cressida Dick

Dick non ha voluto fornire dettagli, limitandosi a spiegare che ci sono una serie di agenti appostati nei dintorni di Downing Street a garantire un presidio stabile "nell'area del governo". "Hanno un ruolo molto chiaro - ha aggiunto - ed è quello della sicurezza, sono tutti armati e hanno un lavoro da fare. Ma possono anche aver visto o sentito. Non sono disposta a parlarne ma posso assicurarvi che stiamo conducendo le nostre indagini e se è una questione rilevante lo scopriremo".

Boris Johnson con la torta di compleanno (19 giugno 2020) Ap
Boris Johnson con la torta di compleanno (19 giugno 2020)

Intanto una nuova rivelazione riaccende le mire laburiste, che vorrebbero le dimissioni immediate di Johnson: indignano le indiscrezioni sulla festa di compleanno, nella residenza del Primo Ministro, organizzata il 19 giugno 2020 dalla first lady Carrie Symonds e da alcuni collaboratori nell'ufficio di gabinetto. All'evento avrebbero partecipato circa 30 persone. Tra loro anche Grant Shapps, Segretario di Stato per i trasporti, che si è affrettato a dichiarare: "Non era un party". Difficile da spiegare a quei milioni di britannici costretti a incontrare - in quei giorni - massimo 6 persone e solo all'aperto. Nello stesso periodo l'esecutivo sconsigliava i canti in Chiesa e Johnson elogiava sui social una bimba di 7 anni per aver cancellato la festicciola di compleanno.

Le proteste contro il governo Johnson Ap
Le proteste contro il governo Johnson

Di fronte al Paese, martoriato dal Covid con 154 mila decessi, le critiche avanzano e i conservatori vacillano. Il leader laburista Keir Starmer invoca di nuovo "dimissioni". Il ministro ombra per l'ufficio di gabinetto e cancelliere del ducato di Lancaster Angela Rayner ipotizza "comportamenti criminali a Downing Street". Sul fronte interno anche i tory sono in fermento. Agli alti membri del suo partito, che già minacciano la leadership, si potrebbero accodare un numero adeguato di parlamentari necessari per approvare un'eventuale sfiducia.