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Putin: Kazakistan "aggredito", la situazione ci riguarda

Parlando a una sessione straordinaria del Consiglio di sicurezza collettiva della CSTO: "Non permetteremo che la situazione venga scossa e non permetteremo lo scenario delle cosiddette rivoluzioni colorate"

Putin: Kazakistan "aggredito", la situazione ci riguarda
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La residenza di Almaty del presidente del Kazakistan

"L'attacco al Kazakistan è stato essenzialmente un atto di aggressione ed è stato necessario reagire senza indugio". Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin parlando a una sessione straordinaria del Consiglio di sicurezza collettiva della CSTO. Per il presidente russo in Kazakistan "sono stati utilizzati gruppi di militanti ben organizzati e ben controllati, compresi quelli addestrati nei campi all'estero."

"Non permetteremo che la situazione venga scossa e non permetteremo lo scenario delle cosiddette rivoluzioni colorate", ha detto, sottolineando che la questione "riguarda tutti noi" della CSTO.

Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che le forze della CSTO rimarranno in Kazakistan per tutto il tempo necessario e, dopo aver svolto le loro funzioni, a suo dire, il contingente sarà ritirato dal Paese. "Un contingente di forze collettive di mantenimento della pace della CSTO è stato inviato in Kazakistan e, voglio sottolinearlo, per un periodo di tempo limitato, finchè il presidente del Kazakistan, il capo di stato lo riterrà possibile". Putin ha anche sottolineato che dopo aver adempiuto alle sue funzioni, "ovviamente, l'intero contingente sarà ritirato dal territorio del Kazakistan".

Le violente proteste che hanno causato decine di morti sono state definite presidente kazako, Kassym-Jomart Tokayev un "tentativo di colpo di stato guidato da combattenti armati". Il presidente ha assicurato che fornirà alla comunità internazionale le prove del "coinvolgimento di terroristi stranieri" e che il suo governo è di fronte ad una "aggressione dall'esterno"

La situazione ad Almaty si sta stabilizzando, anche se in città continua l'operazione antiterrorismo. Domenica, l'operazione è entrata in una nuova fase nella città kazaka, con l'esercito schierato in tutti i 13 posti di blocco per impedire ai militanti di fuggire dalla città dopo che le forze dell'ordine avevano preso il pieno controllo di tutte le rotte da e per Almaty.

Nel frattempo, il contingente di mantenimento della pace della CSTO, che è stato dispiegato in diverse regioni del Kazakistan su richiesta del governo, sta sorvegliando le infrastrutture critiche del Paese. Le forze di pace CSTO dovrebbero rimanere nel Paese fino a quando la situazione non si sarà stabilizzata.

Già circa 8mila persone sono state fermate in tutto il Kazakistan in relazione ai disordini, che hanno visto saccheggi di massa, incendi dolosi, uccisioni di agenti delle forze dell'ordine e almeno una decapitazione confermata di un agente di polizia. Il danno preliminare stimato ammonta a oltre 200 milioni di dollari. Il bilancio delle vittime dei disordini domenica ha raggiunto quota 164.