La corsa al Quirinale

L'allegro voto dei grandi elettori: da Claudio Baglioni a Christian De Sica, da Frassica ad Al Bano

Oltre le 527 schede bianche e le 38 nulle, i voti dispersi sono stati 125 in questo secondo voto e non sono mancate le scelte goliardiche, le sorprese e le incursioni nel campo musicale e artistico

L'allegro voto dei grandi elettori: da Claudio Baglioni a Christian De Sica, da Frassica ad Al Bano
LaPresse
Camera dei Deputati - Elezione del Presidente della Repubblica

Va a vuoto anche il secondo scrutinio per l'elezione del presidente della Repubblica. Il presidente Roberto Fico dà quindi lettura dello spoglio: 976 i votanti, nessun astenuto, 125 i voti dispersi, 527 le schede bianche e 38 le nulle. I più votati, entrambi con 39 preferenze, Sergio Mattarella e Paolo Maddalena, candidato degli ex grillini.

Ma da chi è composta la schiera dei 125 "dispersi"?

Tra i voti dispersi, tantissimi "illustri sconosciuti" che hanno rallentato l'operazione di conteggio dei voti: di ciascuno di essi, infatti, è stato necessario che avessero i requisiti per l'elezione, ovvero più di 50 anni di età e la cittadinanza italiana. E siccome la fantasia dei grandi elettori si è scatenata, preferendo votare per un 'quisque de populo' invece che per un personaggio noto, l'operazione per i funzionari di Montecitorio non è stata né semplice né breve da portare a termine.

Tra i nomi votati che non sono stati letti da Fico, riferisce 'radio Transatlantico', ci sono stati quelli del pornoattore Rocco Siffredi e dell'imprenditore dell'alimentare Giovanni Rana: probabilmente sulle schede c'erano segni di riconoscimento per cui sono state annullate.

Tra i votati Draghi, Bossi, D'Alema e Mattarella

Accanto alle numerose schede bianche, sono stati votati e letti durante lo spoglio da Roberto Fico anche i nomi di Pierluigi Bersani, Massimo D'Alema, Giancarlo Giorgetti, il premier Mario Draghi, Francesco Rutelli, Guido Bertolaso, Ugo Mattei, Umberto Bossi. Voti anche per i giornalisti Verderami e Giletti. Nuovamente votato anche Alberto Angela.

Largo alla musica

Sempre come avvenuto ieri, anche nel secondo scrutinio spunta un voto per il cantautore italiano Claudio Baglioni. Un voto anche per un altro cantante, Albano Carrisi. Poi un voto anche per Gianni Letta e per Giulio Tremonti. Durante lo spoglio per l'elezione del Capo dello Stato emergono ancora altri voti "goliardici". Tra questi, una preferenza per Enrico Ruggeri e una per Nino Frassica.

Anche lo sport nello scrutinio

Due voti vanno a Serafino Generoso, ex assessore della Dc della Lombardia, vittima di errore giudiziario. Ancora un voto per Dino Zoff. Votato anche lo scrittore Abbate, votato ancora Sabelli Fioretti.

Silvio c'è

Alcuni voti anche per Silvio Berlusconi. Alcuni voti anche al deputato Eugenio Sangregorio, dell'Unione Sudamericana Emigrati Italiani, eletto nel 2018. Una preferenza anche a Nino Di Matteo, magistrato e componente laico del Csm. Ancora un voto a Gratteri, poi a Mauro Corona e un voto anche a Enrico Chiapponi, uno degli ultimi reduci della campagna di Russia, alpino del battaglione Gemona.

E ancora: tra i votati il giornalista Cruciani, il leader M5s Giuseppe Conte, alcuni voti a Craxi, un voto a Nino Frassica. Un voto anche per Alberto Torregiani, il ragazzo rimasto paralizzato a seguito di un proiettile che lo colpi' dopo un conflitto a fuoco nella rapina nella gioielleria del padre, che rimase ucciso. Un voto anche al Ct della Nazionale Roberto Mancini.

E c'è anche Rosy

Anche Rosy Bindi entra nella giostra di nomi votati nel secondo scrutinio per l'elezione del Presidente della Repubblica tra la lunga teoria di schede bianche.

Il voto

Hanno ottenuto voti anche i deputati Renzo Tondo, 18; Roberto Cassinelli, 17; Ettore Rosato, 14. Per Umberto Bossi 12 preferenze, per i ministri Marta Cartabia e Giancarlo Giorgetti, 8, come Luigi Manconi, indicato oggi da Sinistra italiana ed Europa Verde. Sette i voti per Silvio Berlusconi e per il sottosegretario all'Editoria, Giuseppe Moles; 6 per Nicola Gratteri e Pierluigi Bersani, 5 per Serafino Generoso e per il senatore della Lega Cesare Pianasso; 4 per il presidente del Consiglio Mario Draghi, per il patron della Ternana, Stefano Bandecchi, per Marco Cappato, per il direttore dell'Adnkronos, Gianmarco Chiocci, per il sindaco di Trieste, Roberto Di Piazza, per Enrico Ruggeri, per il deputato Eugenio Sangregorio. Tre i voti per il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, per il direttore del Dis, Elisabetta Belloni, per il giudice costituzionale Giorgio Prosperetti, per l'ex presidente del Copasir, Raffaele Volpi, per Francesco Rutelli e Alberto Angela, per la deputata Maria Teresa Baldini, per Giorgio Lauro; 2 per Fulvio Abbate, Giuliano Amato, Pier Ferdinando Casini, Nicola Armaroli, Alessandro Barbero, Massimo Giletti, Giuseppe Chinè, Ulisse Ianni, Ugo Mattei, Cesare Mirabelli, per il senatore della Lega Tony Chike Iwobi, per Antonio Razzi, Claudio Sabelli Fioretti, Giulio Tremonti.