Rapine e violenza, in manette i rapper Baby Gang e Neima Aizza

La banda agiva sempre in gruppo con minacce e violenza, facendosi forte della superiorità numerica. I colpi sono avvenuti nella periferia di Milano lo scorso anno

Rapine e violenza, in manette i rapper Baby Gang e Neima Aizza
ANSA/ US POLIZIA DI STATO
Un frame di un video di 'Baby Gang', il rapper arrestato, assieme a due complici, con l'accusa di numerose rapine

Quattordici pagine di atti di accusa. A tanti fogli ammonta il faldone che accusa il rapper Zaccaria Mouhib, alias Baby Gang di numerosi provvedimenti giudiziari. Assieme a lui sono stati arrestati Neima Aizza, al secolo Amine Ez Zaaraoui e Samuel Matheew Dhahri. I tre sono ritenuti responsabili di 4 rapine commesse ai danni di giovani ragazzi a Milano e a Vignate. Per il primo si è aperta la strada della misura cautelare in carcere. Per gli altri due sono scattati gli arresti domiciliari.

Le indagini hanno consentito di ricostruire gli episodi compiuti nei quali gli arrestati, dopo aver avvicinato le vittime, si facevano forti della superiorità numerica per farsi poi consegnare denaro, gioielli e altri effetti personali sotto minaccia.

Secondo la giudice Manuela Scudieri la loro condotta “ne mette in evidenza la personalità di chi assume il comando del gruppo criminale". Per Baby Gang, in particolare, “emerge ancora più marcato il profilo di pericolosità sociale" sia "per la concreta gravità della rapina", realizzata con l'uso di un'arma e con minacce gravi" sia "per i precedenti penali specifici di cui lo stesso è gravato”. Secondo l’accusa è quindi “concreto il pericolo che gli indagati se lasciati in libertà, commettano altri gravi delitti della stessa specie".

In una delle rapine, avvenuta il 23 maggio scorso, i rapper avrebbero portato via a un ragazzo una collanina d'oro del valore di mille euro: Neima Ezza gli avrebbe dato uno "schiaffo" e gli avrebbe strappato la collana dal collo, dicendo alla vittima "non ti muovere, altrimenti finisce male".  Mentre in un altro 'colpo' del 12 luglio scorso, Baby Gang ha portato via auricolari, contanti e le chiavi dell'auto.

Baby Gang, 20 anni ma già da tempo noto alle forze dell’ordine, è un rapper molto seguito dai giovani sui vari social network. Su lui pesa anche l’accusa di aver influenzato e promosso in zone aperte al pubblico delle riunioni non autorizzate che sono sfociate in scontri con la polizia e creando, si legge negli atti, “in tal modo situazioni di serio pericolo per la sicurezza”. La Questura di Sondrio aveva già chiesto nei suoi confronti in passato l’applicazione di una misura di sorveglianza speciale per due anni. 

Il10 aprile del 2021 a Milano aveva radunato circa 300 giovani nella zona di San Siro per registrare un videoclip insieme al complice Neima Aizza. L’evento si era poi concluso con un lancio di oggetti contro le forze dell'ordine.