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La svolta del Regno Unito: da oggi stop a green pass e mascherine

La Gran Bretagna diventa il "Paese più aperto d'Europa" verso la totale eliminazione delle restrizioni e la ripresa di una vita normale. Record "in Europa" per la dose booster: oltre il 60% degli over 12 e oltre il 90%" degli ultrasessantenni

La svolta del Regno Unito: da oggi stop a green pass e mascherine
AP Photo
Boris Johnson

Da oggi nel Regno Unito si torna quasi alla "normalità": stop al green pass, al lavoro da casa e alle mascherine. Boris Johnson lo ha annunciato ieri alla Camera dei Comuni, dopo il Question Time, citando il parere dei consulenti scientifici secondo cui il Paese appare aver superato "il picco" dei contagi Omicron a livello nazionale, grazie anche al record di terze dosi booster dei vaccini.

Johnson ha evocato "il ritorno al piano A", sostenendo che l'emergenza Covid sta "entrando in una fase endemica" nel Regno Unito dopo oltre un anno e mezzo di pandemia.  La revoca delle restrizione arriva prima della scadenza fissata del 26 gennaio, e ha indotto il leader dell'opposizione laburista, Keir Starmer, a chiedere al premier a rendere pubblici il parere scientifico evocato a sostegno dell'accelerazione, per sgomberare il campo dal sospetto che si tratti di una manovra mirante a "salvare" la poltrona del premier, a causa dello scandalo Partygate, prima che "a garantire la sicurezza" dei cittadini britannici.  Ma il capo del governo ha rivendicato questa decisione come frutto delle politiche del suo gabinetto, che - pur "non senza errori", condivisi a suo dire con chiunque nel mondo abbia dovuto affrontare la più grave emergenza sanitaria globale da decenni - ha difeso complessivamente come "giuste" sulle questioni fondamentali della pandemia.

Johnson ha insistito sul livello record "in Europa" fatto registrare dal Regno nella somministrazione delle terze dosi booster del vaccino, offerte già a oltre il 60% degli over 12 e a "oltre il 90%" degli ultrasessantenni. Ma anche sulla scelta d'imporre un livello limitato di restrizioni contro la variante Omicron, rispetto "ad altri Paesi europei", cosa che nelle sue parole ha consentito all'isola di tornare sopra i livelli di Pil pre Covid, di far segnare il tasso di crescita economica "più alto del G7" in questi mesi e di risalire a massimi storici dei tassi occupazionali, in particolare "dell'occupazione giovanile".  Nello stesso tempo Johnson ha avvertito che serve ancora "cautela", che le regole su isolamento e test rimarranno per ora in vigore in Inghilterra, non senza riconoscere "la pressione" che tuttora gli ospedali devono sopportare. Notando tuttavia "una stabilizzazione dei ricoveri" negli ultimi giorni, un loro calo a Londra e una diminuzione generalizzata delle ammissioni nelle terapie intensive.

Per il ministro della Sanità britannico, Sajid Javid, il Paese sta inaugurato un "nuovo capitolo" nella lotta al coronavirus, ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa. I britannici, "devono essere fieri" per quanto fatto sino a oggi nel contrasto alla diffusione del Covid e per il fatto che grazie ai dati rassicuranti sulla pandemia è stata annunciata dal premier conservatore Boris Johnson, la fine delle restrizioni extra anti Covid introdotte in Inghilterra col Piano B contro l'avanzata della variante Omicron, attualmente "in regresso". Per Javid, la Gran Bretagna diventa così il "Paese più aperto d'Europa" e va verso la totale eliminazione delle restrizioni e la ripresa di una vita normale. Nel riassumere quanto fatto dalle autorità sanitarie negli ultimi mesi, ricordando in particolare gli "straordinari" sforzi della campagna vaccinale, ha sottolineato che "tutto questo ci dimostra che possiamo convivere col Covid" come "si convive con l'influenza".