Era ricoverato dall'inizio dell'anno

Roma, addio al regista tv Paolo Taggi. Tra i suoi programmi 'Domenica In' e 'Per un pugno di libri'

Alla carriera televisiva ha affiancato quella da studioso e docente di comunicazione e linguaggi dei media, con incarichi universitari presso La Sapienza di Roma e lo IULM di Milano

Roma, addio al regista tv Paolo Taggi. Tra i suoi programmi 'Domenica In' e 'Per un pugno di libri'
Screen Youtube @Pontificia Università Lateranense
Paolo Taggi

È un lutto che pesa e che lascia un grande vuoto nei tantissimi colleghi che con lui hanno condiviso progetti, tempo e creatività di quel mondo televisivo che amava tanto. Paolo Taggi è morto ieri sera al policlinico Gemelli di Roma. L’ autore e regista radio-televisivo novarese aveva 65 anni ed era ricoverato dall’inizio dell’anno.

La carriera televisiva, dalla provincia a Roma

Da tempo, ormai, aveva scelto di vivere nella Capitale, ma il suo legame con la sua città natale, Novara, era rimasto strettissimo.aveva vissuto gli anni dell'infanzia e della giovinezza e aveva mosso i primi passi di quella che sarebbe diventata la sua professione. A soli 19 anni era stato tra gli animatori di Telebassonovarese, la prima emittente televisiva del territorio.

Poi aveva spiccato il volo ed era diventato uno dei più importanti autori televisivi italiani. Una carriera in continua crescita , tra Rai e Mediaset, dove si mette in luce per la creatività e l'innovazione. Sua la firma di programmi e serie tv apprezzate dal grande pubblico: Domenica In, Per un pugno di libri, Buona Domenica, Fantastico, Mina contro Battisti, Stranamore, Turisti per caso, La talpa.

Alla carriera televisiva ha sempre affiancato quella di studioso e docente di comunicazione e linguaggi dei media. Tra i suoi incarichi universitari quelli presso La Sapienza di Roma, l’Istituto Universitario di Lingue Moderne IULM di Milano, l’Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli, l’Università di Roma Tre, il DAMS di Torino e il CISA di Locarno. 

Tra i tanti tweet di cordoglio per la sua morte particolarmente significativo quello del giornalista Fabio Bolzetta, dell’emittente TV2000, con cui il regista ha collaborato a lungo: “Immagino come, tra le nuvole, punterai lo sguardo delle telecamere su di noi e riuscirai a farne, con la tua creatività, un programma unico”.