Meloni: "Centrodestra meno remissivo, siamo maggioranza nel Paese"

Salvini: "E' giunto il momento di federarci". Malpezzi: "Per noi non deve esserci rimpasto"

Tensioni non solo nel centrodestra, ma anche tra i 5Stelle. "Qualche difficoltà c'è e nessuno può negarla. Ma è necessario individuare le cause e soprattutto dirsi di avere tutti la volontà di superarle insieme" dice il grillino Cosimo Adelizzi

Salvini: "E' giunto il momento di federarci". Malpezzi: "Per noi non deve esserci rimpasto"
LaPresse
Matteo Salvini davanti alla Camera dei Deputati

Si avvicina il giorno del giuramento del Presidente della Repubblica (giovedì 3 alle 15.30) e ancora si registrano fibrillazioni all'interno della coalizione di centrodestra, ma anche all'interno del M5s. I dieci giorni di stallo che hanno portato alla rielezione di Sergio Mattarella - a causa dell'incapacità degli schieramenti politici di convergere su un nuovo nome - ha portato alla resa dei conti nei partiti.

"E' inutile nasconderci dietro un dito. Le votazioni per il presidente della Repubblica hanno mostrato la potenziale forza, ma anche i limiti, della coalizione di centrodestra come è attualmente" ha ribadito ancora una volta il leader della Lega, Matteo Salvini, in un intervento su 'Il Giornale'. E aggiunge: "A fronte di una forte volontà di coesione e alla presenza di un progetto politico-culturale organico, credibile, capace di esprimere personalità di area autorevoli, abbiamo assistito anche all'azione di forze centripete che hanno tarpato le ali alle nostre legittime ambizioni".

"Bisogna reagire e creare daccapo le condizioni del nostro stare insieme. Anche il progetto più convincente ha bisogno di una gamba politica che lo faccia camminare, di una organizzazione adeguata che metta capo a una unità di intenti e di azione pratica che valorizzi e non disperda le nostre forze - prosegue Salvini - Gli attuali schemi non riescono a garantire del tutto questo ancoraggio al reale: non basta sommare le nostre forze ma è necessario che si cominci a ragionare in un'ottica veramente unitaria. È giunto il momento di federarci".

Domani pomeriggio è stato convocato il consiglio federale a Milano nella sede di via Bellerio, riferisce la Lega che ricorda anche che il segretario è impegnato in alcuni incontri nel capoluogo lombardo e quindi ha deciso di non lasciare la città. 

"Il centrodestra è una coalizione, non un monolite, noi vogliamo difendere la nostra identità. Bisogna dare l'immagine di un destra di governo, europeista ma con un forte aggancio negli Stati Uniti. Berlusconi sarà sempre in campo, è tornato centrale per arrivare ad un accordo che è stato premiato dai mercati e dagli italiani, la stabilità è fondamentale per fronteggiare le varie emergenze". Così a sua volta il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, intervenuto a 'Radio anch'io', su Rai Radiouno. "Che errore si è fatto sulla Casellati? Noi abbiamo deciso di proporre il suo nome per dare un segnale di grande disponibilità, e cercare una soluzione positiva ed istituzionale. Se poi nel centrodestra qualcuno non ha votato per la Casellati ha commesso un errore. La Belloni? Non è un buon messaggio dire che il presidente della Repubblica è capo dei servizi segreti. La politica non può abdicare al suo ruolo", ha aggiunto.

Giorgia Meloni rilancia la sua volontà di rifondare il centrodestra e, intervistata dalla Verità, spiega che "Il popolo di centrodestra continua a esistere ed è probabilmente più numeroso che in passato. Il problema è che alcuni dei partiti che dovrebbero rappresentarlo hanno rinunciato a farlo, preferendo seguire logiche tutte interne al Palazzo. Il problema, oggi, non sta tanto nei rapporti tra Fratelli d'Italia e gli altri partiti di centrodestra ma riguarda il rapporto tra il popolo di centrodestra e quei partiti che hanno smesso di rappresentarli".

Quanto a Forza Italia, "deve decidere se vuole essere un valore aggiunto del centrodestra, o se vuole avere un rapporto privilegiato con il centrosinistra. Perché non si possono fare contemporaneamente entrambe le cose. Purtroppo, la debolezza dimostrata dal centrodestra in occasione dell'elezione del presidente della Repubblica nasce, in buona parte, proprio dalla poca convinzione di Forza Italia. Ed è paradossale anche questo, visto che la vicenda si è aperta con la nostra disponibilità a sostenere lealmente Silvio Berlusconi".

La leader di Fdi annuncia che farà "opposizione patriottica al governo" ma dice di ritenere ormai lontana l'ipotesi di elezioni anticipate, spiega anche di essere contraria alla riforma della legge elettorale in senso proporzionale. "Il centrodestra è maggioranza" nel Paese ma nella coalizione "troppi sono remissivi".

Toti: "Coraggio Italia ha rispettato alleanza centrodestra"

"Abbiamo rispettato con grande attenzione l'alleanza di centrodestra e fin dall'inizio abbiamo detto che sarebbe stato impossibile far votare al Parlamento una spallata che avrebbe messo a rischio la stabilità del governo". Così il presidente della Regione Liguria e cofondatore di Coraggio Italia, Giovanni Toti commentando le dichiarazioni di alcuni esponenti del centrodestra che parlavano di due anime all'interno della coalizione. Per Toti, "ogni tentativo di far eleggere un Presidente della Repubblica di centrodestra con la forza di numeri che non c'erano, avrebbe immediatamente fatto cadere un governo di unita' nazionale e depotenziato, se non distrutto, l'esperienza Draghi al governo. Per quanto i partiti avessero potuto dare indicazioni, non sarebbero stati seguiti da un pezzo di Parlamento".

Quindi, ha aggiunto il governatore, "la retorica che leggo sui giornali per cui qualcuno avrebbe impedito l'elezione di un presidente di cristallina purezza di centrodestra serve a nascondere gli errori e vuole essere auto giustificatoria, ma non c'e' mai stata una possibilità di eleggere un presidente di centrodestra perché non si è mai neppure avvicinato ai numeri".

Anche tra i 5Stelle si registrano forti tensioni dopo che Luigi Di Maio ha detto che "serve una riflessione all'interno del Movimento" a cui è seguita a stretto giro di boa la replica del premier Giuseppe Conte: "C'è tempo per i chiarimenti".

"Non si tratta di rimproverare, chiediamo solo che ci sia maggior ascolto da parte del presidente Conte e dei 5 vice presidenti. Questo vale tanto in Parlamento quanto sui territori, il malessere è diffuso. E' evidenti che ci siano stati degli errori, ad esempio non possiamo essere convocati 20 minuti prima dell'inizio delle votazioni per ricevere delle indicazioni che a volte non erano nemmeno pronte" afferma in una intervista al Corriere della Sera Cosimo Adelizzi, deputato M5s, considerato vicino al ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

"Certamente - aggiunge - alcune cose sarebbero potute andare diversamente se ci fosse stato un confronto più ampio", "non credo sia utile a nessuno andare allo scontro, ma piuttosto si dovrà arrivare a un confronto vero". "Di Maio faceva parte della cabina di regia ma di quegli annunci roboanti a distanza di pochi minuti rispetto a quelli di Matteo Salvini non si è mai parlato", sottolinea. C'è il rischio di una scissione? "Qualche difficoltà c'è e nessuno può negarla. Ma è necessario individuare le cause e soprattutto dirsi di avere tutti la volontà di superarle insieme", conclude Adelizzi.

“Il M5s con Giuseppe Conte ha provato a dare una figura nuova al nostro Paese proponendo per il Quirinale una donna di altissimo profilo. Abbiamo cercato la condivisione ma non è stato possibile trovare l'accordo con le altre forze politiche” ha spiegato a sua volta il ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme, Federico D’Incà, a Radio Anch’io su Rai Radio1.

“Se qualcuno all'interno del Movimento ha commesso degli errori, ha espresso dissenso o non ha ben compreso i vari passaggi delle cabine di regia lo verificheremo con un confronto interno, così com'è giusto che sia”, aggiunge.

Malpezzi: "Per noi il rimpasto non deve esserci"

Sul fronte del centrosinistra, soddisfatti per la rielezione di Mattarella, non si pensa ad un eventuale rimpasto: "Per noi non deve esserci. Il governo può andare avanti a lavorare. Ora abbiamo bisogno di concentrarci maggiormente sull'azione riformatrice dell'Esecutivo perché questo sarà un anno decisivo per l'Italia''. Così Simona Malpezzi, capogruppo del Pd al Senato, ospite di 'Agorà' su Raitre.

"Il Pd da molti mesi, a partire dall'esperienza delle agorà, sta lavorando a un campo largo. Stiamo provando a costruire ponti tra le forze politiche che vogliono stabilità e lavorano per gli interessi del Paese - ha detto ancora Malpezzi - Un campo aperto a tutte le forze che non si riconoscono nel progetto della destra sovranista. C'è la volontà di lavorare insieme a partire dalle regole, con la modifica dei regolamenti e della legge elettorale. Stiamo provando a tenere insieme mondi diversi che possono costruire un'idealità comune e governare insieme".

Renzi: "Spero che Draghi riprenda il timone del governo con più forza"

La rielezione di Mattarella "è la sconfitta di alcuni politici, non della politica. Apprezzo il salutare ripensamento di alcuni colleghi. Pensi a Salvini che nel 2015 twittava 'Mattarella non è il mio presidente' e ora si intesta la rielezione. Oppure ai Cinque Stelle che volevano l'impeachment del presidente e adesso esultano come allo stadio. Parlamento di sovranisti e populisti elegge il presidente scelto da noi nel 2015: hanno perso loro, noi brindiamo". Lo afferma Matteo Renzi in una intervista al Corriere della Sera.

"Spero che Draghi riprenda il timone del governo con più forza. Che non significa ignorare il Parlamento ma sfidare la politica in positivo". Ha ritrovato sintonia con Enrico Letta? "Sui temi di fondo siamo sempre dalla stessa parte. Enrico si è tranquillizzato quando ha capito che non avrei mai fatto asse sulla Casellati". E conclude: "Il centrodestra non c'è più, ha detto Meloni. E non è che i Cinque Stelle siano messi meglio".