Commemorazioni in tutta Italia

Sei anni senza Giulio Regeni. A Fiumicello una maratona di pensieri e letture

I genitori del giovane, scomparso al Cairo il 25 gennaio del 2016, intervengono con videomessaggi a numerosi eventi, da Pavia a Bolzano, dove si inaugura anche una panchina gialla

Sei anni senza Giulio Regeni. A Fiumicello una maratona di pensieri e letture
Ansa
L'inaugurazione della panchina gialla, dedicata a Giulio Regeni, davanti al Teatro Cristallo di Bolzano

Giornata di ricordi e commemorazioni in tutta Italia per Giulio Regeni, a sei anni dalla scomparsa (il 25 gennaio 2016, al Cairo). A partire dalla sua Fiumicello, il paese in provincia di Udine che non ha smesso di ricordarlo e di chiedere giustizia. Da lì, i suoi genitori, Paola Deffendi e Claudio Regeni, sono da sempre stati in prima fila per battersi affinché la verità venga a galla e gli autori dell’assassinio e delle torture inflitte a Giulio vengano chiamati a rispondere delle loro responsabilità.

A Fiumicello la giornata di commemorazioni era cominciata con una maratona di letture, dedicata ai pensieri e ai diritti. Poi l'intitolazione del parco scolastico al concittadino. Ma l'appuntamento più importante dedicato a Giulio è nel tardo pomeriggio, sul palco della sala Bison di Fiumicello, dove salgono Paola, Claudio, la sorella di Giulio, Irene, e l’avvocato che segue la famiglia, Alessandra Ballerini. In silenzio espongono lo striscione giallo “Verità per Giulio Regeni”. Seguono pensieri e parole per Giulio con ospiti, artisti, testimonianze. E un riconoscimento da parte di Articolo 21 per la famiglia e il Governo dei Giovani, di cui Giulio è stato sindaco: una targa e la tessera onoraria dell'associazione, che sin dall'inizio ha promosso la “scorta mediatica” per il ricercatore friulano.

“Gli interessi con l'Egitto sono forti ma bisognerebbe avere anche il coraggio di fare delle scelte, che sono responsabilità della politica” aveva detto la mamma di Giulio durante un intervento trasmesso dal Collegio Borromeo di Pavia nel corso di un webinar. “In questa fase penso che nessuno voglia compromettersi, nel senso di esporsi eccessivamente, con l'eccezione di Roberto Fico, che è sempre stato al nostro fianco, molto decisamente, ed è anche andato da Al Sisi a parlargli solo ed esclusivamente di Giulio” ha aggiunto il padre Claudio. E proprio il presidente della Camera, impegnato a Montecitorio per il voto sul Quirinale, ha dichiarato “Oggi sono con il cuore a Fiumicello”.

A Bolzano è stata inaugurata una panchina gialla (il colore simbolo dei messaggi internazionali che da sei anni chiedono “verità per Giulio Regeni”). Paola e Claudio Regeni hanno voluto inviare un videomessaggio, nel quale hanno sottolineato le difficoltà affrontate in questi anni, pur non dandosi per vinti.