Tensione con Mosca

Crisi Ucraina, diplomazia al lavoro. Kiev: "Ad oggi nessuna minaccia di invasione russa"

Ieri Biden a colloquio con gli alleati Nato ed europei: "totale unanimità" sul sostegno a Kiev. Il Pentagono mette in stato di allerta 8.500 uomini. Oggi Macron a Berlino per discutere con Scholz di una posizione comune europea

Crisi Ucraina, diplomazia al lavoro. Kiev: "Ad oggi nessuna minaccia di invasione russa"
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Crisi Russia Ucraina - movimenti militari

Una minaccia di invasione dell'Ucraina da parte della Russia al momento "non esiste". Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino, Alexei Reznikov in un'intervista alla televisione Ictv di Kiev, ripresa dall'agenzia Interfax. "Ci sono scenari rischiosi, sono possibili in termini di probabilità in futuro", ha aggiunto Reznikov, "ma ad oggi una tale minaccia non esiste". "Fino ad oggi - ha insistito - le forze armate russe non hanno creato unità d'attacco tali da mostrare che siano pronte ad un'offensiva domani".

Intanto si intensificano gli sforzi internazionali per trovare una soluzione diplomatica alla crisi mentre la tensione sul terreno sale alle stelle. La Nato schiera navi e jet, gli Stati Uniti mettono 8.500 soldati in stato di allerta. Biden consulta gli alleati e l'Europa, presente il premier Draghi. Confermato il sostegno alla "sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina", sottolinea Palazzo Chigi, che parla di "gravi conseguenze" nel caso di un deterioramento della situazione.

In nottata il segretario di stato americano Antony Blinken rinnova in un tweet l'avvertimento: "Se la Russia sceglie il conflitto, imporremo pesanti conseguenze e alti costi", afferma, riferendo di aver informato l'Alto Rappresentante per gli Esteri Ue Joseph Borrell e le sue controparti europee delle "recenti visite a Kiev, Berlino e Ginevra e di aver discusso gli sforzi per scoraggiare un'ulteriore aggressione russa contro l'Ucraina".

Il presidente francese Emmanuel Macron volerà stasera a Berlino per una cena con il cancelliere Olaf Scholz: l'occasione sarò un confronto sui temi legati alla presidenza francese dell'Unione Europea, ma ovviamente - anche se la Russia non è esplicitamente menzionata tra gli argomenti di discussione - la crisi militare sul fianco orientale dell'Europa sarà nel menù dei colloqui. 

Ma nelle prossime ore sarà una girandola di colloqui. Entro la fine della settimana i presidenti di Russia e Francia, Putin e Macron, si sentiranno al telefono sulla situazione ucraina: lo ha reso noto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov che ha anche espresso la "grande preoccupazione" di Mosca per la messa in allerta degli 8.500 militari Usa.

Domani sono previsti anche colloqui di consiglieri politici di Russia, Ucraina, Francia e Germania in "formato Normandia". Parigi vuole ritagliare uno spazio all'Europa e punta da sempre affinché la diplomazia europea sia più indipendente da Washington. Un tentativo che però si scontra con lo sforzo di alcuni Paesi baltici per un maggiore coinvolgimento e sostegno degli Stati Uniti.

Ieri il vertice tra Washington e l'Europa

Gli Stati Uniti hanno posto in massima allerta fino a 8.500 militari per la crisi ucraina. Le forze potrebbero essere dislocate nell'area della crisi nello spazio ex sovietico. È quanto ha comunicato il portavoce del Pentagono John Kirby durante un briefing ufficiale sulla situazione di grave tensione tra Mosca e Kiev. Secondo la Difesa Usa i russi "al momento non hanno intenzione di iniziare una de-escalation".

Successivamente il presidente degli Stati Uniti ha incontrato in videoconferenza i leader europei, tra i quali anche Mario Draghi. "Oggi ho parlato con i leader europei in risposta al rafforzamento militare russo ai confini dell'Ucraina", ha poi dichiarato Biden. "Abbiamo discusso dei nostri sforzi congiunti per scoraggiare un'ulteriore aggressione russa, come la possibilità di imporre gravi costi economici alla Russia e rafforzare la sicurezza sul fianco orientale".

"È stato reiterato il sostegno alla sovranità - hanno fatto sapere da Palazzo Chigi - e all'integrità territoriale dell'Ucraina. Sono state inoltre ribadite l'importanza di mantenere il più stretto coordinamento tra gli alleati e l'esigenza di una risposta comune, capace di tenere aperto un canale di dialogo con la Russia per allentare le tensioni, chiarendo nel contempo le gravi conseguenze che un ulteriore deterioramento della situazione potrebbe comportare".

"Siamo d'accordo che qualsiasi ulteriore aggressione di Russia contro l'Ucraina avrà costi elevati", ha invece commentato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Da parte sua la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen "ha riaffermato il forte sostegno della Ue all'Ucraina che include l'annuncio di un nuovo pacchetto di sostegni da 1,2 miliardi di euro sotto forma di finanziamento d'emergenza e di ulteriori 120 milioni".