Global Risk Report 2022

World economic forum: "Il clima è una minaccia peggiore della pandemia"

Secondo un rapporto pubblicato in vista del meeting di Davos cinque dei dieci maggiori rischi per il pianeta riguardano l'ambiente, solo al sesto posto c'è Covid-19. ll riscaldamento globale preoccupa anche in Italia, insieme al debito pubblico

World economic forum: "Il clima è una minaccia peggiore della pandemia"
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Gli eventi atmosferici estremi sono tra le principali preoccupazioni anche per il Belpaese. Nella foto, una tromba d'aria a Genova

Si aprirà lunedì prossimo a Davos, sulle alpi svizzere, l'annuale incontro della fondazione World Economic Forum, a cui partecipano importanti esponenti politici, economisti, imprenditori e giornalisti. In vista dell'appuntamento la fondazione ha pubblicato il Global Risk Report 2022.

Il rapporto presenta una classifica dei rischi per livello di gravità: al primo posto c'è la mancata azione climatica, al secondo gli eventi atmosferici violenti, al terzo posto la perdita della biodiversità, poi l'erosione della coesione sociale e le crisi umanitarie, ossia quelle legate al sostentamento. Le malattie infettive come Covid-19 sono solo al sesto posto, in una classifica di dieci. L'elenco prosegue con i danni all'ambiente causati dall'uomo, le crisi sulle risorse naturali, le crisi del debito e, infine, le dispute geoeconomiche. Insomma, secondo Wef cinque dei dieci maggiori rischi per il pianeta riguardano il clima o l'ambiente.

Vengono poi indicate aree di '"rischio emergente": cybersicurezza, la competizione nello spazio, le pressioni migratorie, una transizione energetica disordinata, caratterizzata cioè da politiche diverse a livello geografico e di settore, tali da allontanare i paesi tra loro e ostacolare la cooperazione.

Il fallimento delle azioni a tutela del clima, emerge dal rapporto, rappresenta la principale minaccia a lungo termine per il pianeta nonché quella che determinerà gli impatti potenzialmente più gravi nel prossimo decennio. Il cambiamento climatico si manifesta già a ritmi rapidi, causando per esempio siccità, incendi, inondazioni, scarsità di risorse e perdita di biodiversità. Nel 2020 diverse città di tutto il mondo hanno registrato temperature estreme che non si osservavano da anni come il picco di 42,7 gradi centigradi a Madrid e la temperatura più bassa degli ultimi 72 anni a Dallas (-19) mentre regioni come il circolo polare Artico hanno avuto temperature medie estive e superiori di 10 gradi a quelle degli anni precedenti.

Rispetto alla pandemia, Wef sottolinea che "le diseguaglianze sull'accesso al vaccino e le disparità che queste provocano sulla ripresa economica rischiano di acuire le fratture sociali e le tensioni geopolitiche. Nei 52 Paesi più poveri, dove vive il 20% della popolazione mondiale, solo il 6% delle persone è stato vaccinato finora. Entro il 2024 le economie dei paesi in via di sviluppo (esclusa la Cina) avranno perso il 5,5% del loro Pil rispetto ai livelli di crescita attesi prima della pandemia, mentre le economie avanzate li avranno superati dello 0,9% e questo accrescerà il divario mondiale creando tensioni all'interno e oltre i confini che rischiano di peggiorare l'impatto del Covid e di complicare il coordinamento necessario per affrontare le sfide comuni".

Il rapporto contiene anche un sondaggio tra i protagonisti dell'economia italiana sui rischi che corre il paese. In cima alle preoccupazioni, anche qui, c'è la mancata azione climatica, seguita dal debito pubblico, gli eventi atmosferici estremi, la "geopoliticizzazione" delle risorse strategiche e, infine, le disuguaglianze digitali.