È salito in poche ore il bilancio delle vittime, per aver assunto cocaina tagliata male, a Buenos Aires. Da mercoledì, quando è scattato l’allarme, i morti sono passati da 17 a 20. I ricoverati, in 8 ospedali, da 57 a 74. Tutti sono in gravissime condizioni. I sintomi sono convulsioni e attacchi cardiaci. I decessi si sono verificati nei sobborghi disagiati di Loma Hermosa, nel nord-ovest della capitale argentina. A causare la morte cocaina tagliata con una sostanza tossica ancora non identificata.
Il ministro della Sicurezza della provincia di Buenos Aires, Sergio Berni aveva lanciato un appello sui media "Coloro che hanno acquistato la droga nelle ultime 24 ore devono buttarla". La polizia ha condotto una serie di operazioni per cercare di capire dove è stata spacciata la cocaina e con quale sostanza è stata tagliata. Sequestrate alcune dosi di droga e molte persone che vivono nei sobborghi sono state interrogate. "C'è un componente importante che attacca il sistema nervoso centrale", ha detto il ministro della Sicurezza della provincia di Buenos Aires, Sergio Berni.
Mercoledì, quando si sono verificati i primi casi la polizia aveva già ipotizzato che il bilancio degli intossicati sarebbe salito, perché le persone che avevo preso le dosi di droga non erano riuscite a raggiungere gli ospedali. "Ci sono morti in strada o nelle case di cui non è stato possibile circoscrivere il numero", aveva detto una fonte ufficiale. "Quando parliamo di cocaina cattiva, non ci riferiamo a cocaina marcia o scaduta", ha spiegato Berni, "bensi' di droga tagliata con una sostanza tossica. Certi spacciatori la tagliano con sostanze non tossiche, come l'amido, altri ci mettono allucinogeni". Nel sobborgo di Tres Febrero gli abitanti hanno lanciato pietre contro la polizia per contestare arresti e perquisizioni.