Intervista sul futuro digitale

Bambini tra Roblox e Metaversi: il mondo inesplorato della "nuova internet"

La piattaforma di giochi ancora al centro di polemiche per contenuti a sfondo sessuale. E con l'avvento dei metaversi, al centro delle preoccupazioni c'è la tutela di grandi e piccoli. Il parere dell'esperto in cybersicurezza

Bambini tra Roblox e Metaversi: il mondo inesplorato della "nuova internet"
TheSandbox
Mappa del Metaverso su Sandbox

Roblox è una piattaforma per bambini ma ha un problema di sesso, titola la Bbc. Un uomo nudo portato al guinzaglio, spogliarelliste, un uomo in abiti nazisti, una coppia che fa sesso in pubblico. Questi, secondo il quotidiano britannico, alcuni dei contenuti che vi si possono trovare online, da chiunque. 

Ma cos'è Roblox? Una piattaforma online e dal vivo, che consente tra l'altro la creazione di giochi da parte degli utenti. Il suo pubblico d'elezione sono ragazzi dai 7 ai 18 anni, che sono i più appassionati utilizzatori della piattaforma.

E' stata sviluppata dalla Roblox Corporation, creata da David Baszucki ed Erik Cassel nel 2004 e rilasciata nel 2006. La piattaforma ha iniziato a crescere dal 2015, una crescita accelerata dalla pandemia e dal lockdown. Nonostante sia gratuita, prevede acquisti in-game tramite una valuta virtuale, il "Robux".

Secondo Wikipedia, ad agosto 2020, Roblox contava oltre 164 milioni di utenti attivi mensili, oltre la metà di età inferiore ai 16 anni. La piattaforma ricevuto recensioni positive ma anche critiche per la moderazione, le micro transazioni e questioni legate alla tutela dei bambini. Le app degli store lo considerano un gioco adatto dai 7 anni in su ma ci sono avvertenze per "scene frequenti di lieve violenza e scene che i bambini più piccoli potrebbero trovare spaventose".

Le regole di utilizzo sono, in teoria, abbastanza rigide, infatti alcuni giochi ritenuti inadatti restano sulla piattaforma solo qualche ora, prima di essere scoperti e cancellati. Ma il rischio, secondo gli esperti, è che bambini e adulti socializzino attraverso la chat di messaggi istantanea in cui gli utenti possono parlare tra loro e con tutti gli altri giocatori. Un portavoce dell'azienda ha assicurato alla Bbc che esistono strumenti di "controllo parentale", sottolineando anche che questi giochi pericolosi sono abbastanza difficili da scovare. Ma ci sono altri pericoli.

Purtroppo, non possiamo ignorare gli abusi della piattaforma da parte di malintenzionati. Il rischio di adescamento di minori è elevato, così come in qualunque piattaforma social e di gaming che consenta iterazione. A questo poi si aggiungono altri aspetti sconcertanti, l’utilizzo della piattaforma e dei suoi tool per la creazione di ambientazioni “per adulti” in cui può accadere qualunque cosa. Se ne legge di tanto in tanto sulla stampa internazionale, ma il problema è noto da tempo, anche se la stessa azienda è attivamente impegnata nel contrasto degli abusi. 

A dirlo è Pierluigi Paganini, ingegnere informatico, esperto e consulente per questioni di cybersecurity, nonché papà di due ragazzi. Sulla piattaforma, popolarissima tra ragazzi, è possibile trovare sia cose divertenti che inquietanti, come questi esempi:

Per quanto concerne i giochi più popolari tra i bambini abbiamo Roblox Studio che consente di creare ambientazioni, o ancora Adopt Me che consente ai giocatori inventarsi genitori che adottano un bambino o un animale e se ne prendono cura. Ma ci sono anche giochi meno educativi come Jailbreak in cui i giocatori possono organizzare una rapina o rivestire il ruolo dei poliziotti che tentano di sventarle. Insomma, si trova davvero di tutto.

La celebre piattaforma di game tanto amata dai bambini viene descritta come una specie di metaverso primitivo. E secondo Paganini,

Da quando Facebook, ora Meta, ha annunciato la propria strategia basata su concetto di Metaverso, piattaforme come Roblox hanno assunto una nuova veste, diventando di fatto implementazioni di un metaverso.

Un mondo virtuale, parallelo e ancora in gran parte da scoprire, che comunque già pone seri interrogativi

Per quanto concerne le minacce ve ne sono davvero molte. Dal furto di identità fino alle molestie sessuali. Va detto che man mano che si aggiungeranno nuove funzionalità a questo mondo virtuale aumenteranno anche le azioni criminali a discapito degli utenti. Facile prevedere azioni estorsive, volte ad esempio ad impedire che un utente nel metaverso possa usare risorse in suo possesso. Anche le rapine potrebbero esplodere nel momento in cui un numero crescente di attività commerciali e relativi sistemi di pagamento sceglierà di operare in questo nuovo ambiente.

In definitiva, niente di nuovo: internet così come la conosciamo oggi già contiene tutto e il suo contrario, anche le piattaforme attuali richiedono attenzione e così probabilmente sarà anche nel Metaverso (o nei metaversi) immaginato da Zuckerberg e da quanti si stanno (ci stanno) spingendo verso "la terza vita di internet".