Il leader di Minsk potrà rimanere al governo almeno fino al 2035

Bielorussia, grazie a un referendum Lukashenko sempre più simile a Putin

Più del 65% dei bielorussi ha detto sì, ieri, alle modifiche alla Costituzione proposte dal presidente. Nella nuova versione scompare l'obbligo di rimanere una "zona denuclearizzata"

Bielorussia, grazie a un referendum Lukashenko sempre più simile a Putin
AP
Lukashenko con Putin

Più del 65% dei bielorussi ha detto sì, ieri, alle modifiche alla Costituzione proposte dal presidente Alexander Lukashenko, di cui rafforzano i poteri. L'esito del referendum è stato annunciato stanotte dalla Commissione elettorale centrale di questa ex repubblica sovietica. Il quesito referendario riguardava l'adozione o meno di emendamenti che rafforzerebbero i poteri di Lukashenko, al governo dal 1994. Non passa inosservato il fatto che la consultazione si è svolta mentre la vicina Ucraina è alle prese con l'invasione russa. Non sono i colloqui negoziali tra russi e ucraini dovrebbero svolgersi proprio al confine bielorusso ma scompare anche l'obbligo per la Bielorussia di rimanere una "zona denuclearizzata". Questo articolo sarebbe sostituito da un altro che esclude ogni "aggressione militare dal territorio" della Bielorussia. Alla fine di gennaio, gli Stati Uniti erano allarmati dal fatto che questa riforma non avrebbe consentito il dispiegamento di armi nucleari russe in Bielorussia, Paese al confine con l'Ucraina e la Polonia.

Lukashenko (Gettyimages) Gettyimages
Lukashenko (Gettyimages)

"Il 65,16% degli elettori ha votato a favore degli emendamenti alla Costituzione della Repubblica di Bielorussia", ha annunciato nella notte tra domenica e lunedì il presidente della Commissione elettorale centrale bielorussa, Igor Karpenko, citato dalle agenzie di stampa russe. Solo il 10,07% ha votato contro, mentre l'affluenza è stata del 78,63%, secondo la stessa fonte. Il quorum era del 50%. Tra le modifiche proposte ci sono l'immunità a vita per gli ex presidenti e l'introduzione di un limite di due mandati presidenziali per i successori di Lukashenko. Se la costituzione non prevedeva prima un limite, questo nuovo limite si applicherebbe dall'ingresso in carica di un nuovo presidente, il che consentirebbe ad Alexander Lukashenko di rimanere al potere fino al 2035 se fosse rieletto nel 2025. La rielezione di Alexander Lukashenko alla presidenza nell'agosto 2020 ha innescato uno storico movimento di protesta in questa ex repubblica sovietica, violentemente repressa dalle autorità, che ha effettuato arresti di massa, censure a media e ONG. In Russia, una riforma simile, approvata nel 2020, ha aperto la strada alla possibilità che il presidente Vladimir Putin rimanga al potere fino al 2036.

La notizia del referendum si intreccia inevitabilmente con la questione politica e strategico-militare del paese. Secondo fonti citate da The Kyiv Independent, la Bielorussia si unirà alla guerra della Russia contro l'Ucraina entro poche ore, su Telegram ha infatti dichiarato: "I caccia dalla Bielorussia stanno volando verso l'Ucraina".