Minori in carcere e criminalità giovanile, Cartabia: "Diamo loro una possibilità"

I dati forniti all'audizione alla Commissione Infanzia: 20.748 i minori autori di reati, poco più di 800 in carcere. Madri detenute, la ministra: "Il nostro obiettivo è mai più bambini in prigione"

Minori in carcere e criminalità giovanile, Cartabia: "Diamo loro una possibilità"
Ansa
Il ministro della Giustizia Marta Cartabia

Al 31 dicembre dello scorso anno sono stati quasi 21 mila i minorenni e giovani adulti presi in carico dagli Uffici di Servizio Sociale, 20.748 per la precisione. La maggior parte di loro è stata affidata a realtà esterne alle carceri mentre gli istituti penali veri e propri hanno accolto 815 ragazzi, con un lieve aumento rispetto al 2020. 

Sempre lo scorso anno sono stati 561 gli ingressi dei giovani nei centri di prima accoglienza.

Queste le cifre fornite dalla ministra della Giustizia Marta Cartabia durante la sua audizione alla commissione Infanzia riguardo all'indagine conoscitiva sull'esecuzione della pena per i detenuti minorenni e sulla situazione delle detenute madri.

Criminalità giovanile

"Chi nasce in un contesto mafioso non è ineluttabilmente destinato a un destino di devianza, va offerta ad ogni ragazzo una proposta alternativa alla seduzione della criminalità, voglio favorire il dialogo tra il mondo della formazione e quello della giustizia" perché "solo una proposta più attrattiva del male può accompagnare un giovane" verso un'alternativa dopo aver "inciampato in un reato". Così la ministra, che ha ribadito come l’obiettivo sia quello di dare alternative e nuove possibilità ai più giovani che inciampano nel percorso criminale: “Crediamoci nei ragazzi, diamo loro delle possibilità, non è detto siano destinati a seguire una china che hanno preso. La possibilità di una strada diversa c'è" .

La prevalenza dei reati commessi dai minori sono quelli contro il patrimonio, 1.007 casi nell'ultimo anno e, in particolare, quelli di furto e rapina. Frequenti anche le violazioni delle disposizioni in materia di sostanze stupefacenti, 208 casi nel 2021, mentre tra i reati contro la persona prevalgono le lesioni personali volontarie: 177 casi nell'ultimo anno.

"Questa fotografia rafforza l'allarme già lanciato da più Corti d'Appello sul frequente ricorso alla violenza e alla sopraffazione da parte di gruppi di minori" che "talvolta sono usati come manovalanza dalla criminalità organizzata", ha sottolineato la ministra.

Madri in carcere

Cartabia ha affrontato anche l’annoso problema delle madri in prigione e dei più piccoli che si trovano con loro dietro alle sbarre affermando che: “La nostra meta ideale è mai più bambini in carcere. Le difficoltà in questo settore sono più significative di quanto si potrebbe immaginare" ha aggiunto la ministra, la quale ha osservato come "la pena inflitta all'adulto ricada anche sul figlio, segnandone il percorso di vita".

Nel dettaglio: a fine 2021 sono 15 le madri detenute, con 16 figli in totale al seguito. Di queste, 5 sono le italiane e 10 le straniere. Rispetto al 2019 il dato è migliorato, quando si registrarono 44 madri con 48 figli nelle carceri. "I numeri sono bassi – ha detto la ministra- anche se sempre importanti, e ciascuno di loro ci interroga".

Attualmente la maggior parte delle madri con figli (9) è ospite dell'Istituto a custodia attenuata per madri, Icam, a Lauro, in provincia di Avellino. Due sono nell'Icam milanese di San Vittore e altre due in quello di Torino, una nell'Icam di Venezia Giudecca. Un'altra donna con il suo bambino sta scontando la sua pena col figlio invece nella Casa circondariale di Reggio Calabria.