La missione diplomatica

Putin: 'Una guerra non avrebbe vincitori. Macron: ho ottenuto garanzie "Non ci sarà un'escalation"

Continua la missione diplomatica di Emmanuel Macron sul territorio, ieri il vertice a Mosca col presidente russo divisi da un tavolo lunghissimo, la foto ha fatto il giro del mondo. Ma Putin assicura "Se Kiev entra nella Nato nessuno vincerà"

Putin: 'Una guerra non avrebbe vincitori. Macron: ho ottenuto garanzie "Non ci sarà un'escalation"
foto da Ap
Il presidente francese Macron e il presidente russo Putin

Un incontro durato oltre 5 ore tra il presidente russo, Vladimir Putin e il presidente francese Emmanuel Macron. La foto dei due leader seduti a un tavolo di rappresentanza a una distanza che è apparsa considerevole ai più, ha fatto il giro del mondo. Eppure il capo del Cremlino si è detto disposto a fare di tutto per trovare compromessi ed evitare una escalation militare nel conflitto alla frontiera con l'Ucraina, una guerra Russia-Nato che, dice Putin, "non avrebbe vincitori". La cena a base di renna e storione seguita al bilaterle forse non è bastata a colmare la distanza.

Eppure Macron è convinto che tra Russia e Francia ci siano "elementi di convergenza", Putin avrebbe garatito che "Non ci sarà un'escalation". E prosegue il negoziato per consolidare la soluzione diplomatica alla crisi. Oggi è atteso a Kiev, dove sarà ricevuto dal presidente Volodymyr Zelensky. Un incontro guardato con molto interesse anche da Mosca che sarà aggiornata con una telefonica da parte del capo dell'Eliseo, in conclusione del viaggio diplomatico del presidente francese nella regione. Al termine dei suoi colloqui a Kiev, Macron si recherà poi a Berlino, dove oggi è prevista una trilaterale con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, di ritorno a sua volta da un incontro con Joe Biden alla Casa Bianca, e il presidente polacco Andrzej Duda.

Il dialogo diplomatico in formato Normandia (Germania, Russia, Ucraina e Francia) ha visto il cancelliere tedesco ieri era alla Casa Bianca dove ha riaffermato l'unità dell'Alleanza sulle sanzioni in caso di invasione, compreso il blocco del gasdotto Nord Stream 2, asset strategico di rilevante importanza per gli equilibri economici non solo dell'area europea, ma anche nei rapporti tra Russia e Stati Uniti. Accordo sul gas tenuto d'occhio dalla vicina Cina, che per ora resta a guardare.

Tuttavia sul blocco del Nord Stream 2 qualcuno resta scettico, secondo la Cnn, sembra rimanere un "punto critico" tra le due parti, nonostante le promesse di unità. Alla Casa Bianca e in un'intervista alla CNN, Scholz avrebbe evidenziato un netto divario tra la posizione della Germania e quella della sua controparte americana sul gasdotto. Durante la conferenza stampa seguita al loro incontro nello Studio Ovale, Biden ha ribadito "Se la Russia attraversa il confine ucraino non ci sarà più un Nord Stream 2, prometto che il gasdotto chiuderà". Ma lo stesso Scholz, durante la conferenza stampa, si è rifiutato di nominarlo, e più in gennerale, non si è mai impegnato esplicitamente a porre fine all'oleodotto in caso di attacco russo a Kiev. "Tutti i passi che faremo li faremo insieme", ha detto Scholz, rimandendo generico.

Conferenza stampa Vladimir Putin ed Emmanuel Macron AP
Conferenza stampa Vladimir Putin ed Emmanuel Macron

Un'ambiguità che, secondo fonti ucraine, sarebbe anche alla base dell'annullamento dell'incontro fra il presidente Volodymyr Zelensky e la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, in visita a Kiev.  La ministra degli esteri in visita oggi sulla linea del fronte nell'est dell'Ucraina, dove le truppe governative di Kiev sono impegnate con i separatisti filorussi.

Con elmetto in testa e giubbotto anti-proiettile, a bordo di un blindato la ministra degli Esteri tedesca si è recata nel Donbass. Tra gli incontri quello con uno dei comandanti dell'esercito di Kiev. "Provo sentimenti molto opprimenti, qui le persone hanno perso tutto da un giorno all'altro", ha detto Baerbock. Questo luogo "mostra che c'è una guerra in mezzo all'Europa. La situazione è estremamente drammatica", così la ministra degli Esteri di Berlino, secondo la quale "questa aggressione da parte russa non potrà essere risolta per via militare. Per cui farò tutto il possibile perché si possa andare avanti al tavolo negoziale passo per passo".

Presentandosi lunedì ai giornalisti a Kiev insieme al suo omologo ucraino Dmytro Kuleba, la numero uno della diplomazia tedesca aveva detto che la sua intenzione è quella "di inviare un messaggio chiaro: noi europei, tutti insieme, non ci giriamo dall'altra parte, non dimentichiamo le persone di cui è in gioco il destino in questo conflitto. E stiamo dalla parte dell'Ucraina". Baerbock si è trattenuta sul fronte per almeno 40 minuti, rilevano i media tedeschi, in una zona in cui gli scontri tra soldati di Kiev e miliziani pro-russi sono all'ordine del giorno, nonostante il cessate il fuoco ed il piano di pace sottoscritto nel 2015 a Minsk: la Russia e l'Ucraina si accusano reciprocamente di continue violazioni degli accordi, a cominciare dalla tregua. Stando a stime delle Nazioni Unite, dal 2014 ad oggi si contano nella zona oltre 14 mila vittime negli scontri. 

Il Ministro degli Esteri tedesca Annalena Baerbock in Ucraina GettyImages
Il Ministro degli Esteri tedesca Annalena Baerbock in Ucraina

Provo sentimenti molto opprimenti, qui le persone hanno perso tutto da un giorno all'altro, questo luogo mostra che c'è una guerra in mezzo all'Europa, la situazione è estremamente drammatica

Annalena Baerbock, ministra degli esteri tedesca

Intanto si muovono militari e mezzi al confine con l'ex territorio sovietico. Ammassati in centinaia di migliaia, con i rinforzi arrivati dalla nato, molti in quota Regno Unito. E fa sapere il tedesco Bild si muove anche "Graceful", lo yacht di 82 metri di proprietà di Vladimir Putin, ha lasciato il cantiere navale "Blohm + Voss" nel porto di Amburgo ieri mattina alle 6. L'imbarcazione, costruita nel 2014 per un costo di circa 87 milioni di euro, si trovava lì da mesi. Una partenza affrettata, ricostruisce il quotidiano, ricordando che nel pomeriggio di domenica, il "Kieler Nachrichten" aveva rivelato che lo yacht del presidente russo si trovava nel porto della città anseatica e solo 13 ore dopo la nave di lusso è partita ed ha imboccato il canale di Kiel verso il Mar Baltico. Il ministro degli Esteri britannico Liz Truss - ricorda la Bild attribuendo la "fuga" al rischio di confisca dei beni - ha recentemente parlato di "sanzioni più dure" in caso di attacco della Russia all'Ucraina e ha minacciato: "Quelli dentro e intorno al Cremlino non saranno in grado di nascondersi da nessuna parte".