L'insediamento del Presidente della Repubblica

"Dignità", la parola più usata da Mattarella nel suo discorso di giuramento: ripetuta 18 volte

Il capo dello Stato si è concentrato sulla parola “dignità” in un lungo passaggio costruito in modo anaforico dedicato ai temi sociali, a lui molto cari

"Dignità", la parola più usata da Mattarella nel suo discorso di giuramento: ripetuta 18 volte
Ansa
Giuramento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella

“Dignità”. È questa la parola più usata dal Presidente della Repubblica nel suo discorso di giuramento davanti le Camere riunite per il suo nuovo insediamento. L’ha ripetuta 18 volte.

Se nel precedente discorso del 2015 il termine più utilizzato da Sergio Mattarella era stato “speranza”, questa volta il capo dello Stato si è concentrato sulla parola “dignità” in un lungo passaggio costruito in modo anaforico dedicato ai temi sociali, molto cari a Mattarella.

“Dignità è” era così seguito da una serie di diritti e impegni a cui tutto il Paese deve lavorare: “azzerare le morti sul lavoro”, “opporsi al razzismo”, “impedire la violenza sulle donne”.

La dignità deve essere “la pietra angolare del nostro impegno”, ha detto il presidente della Repubblica concludendo il suo intervento.

“Accanto alla dimensione sociale della dignità - ha sottolineato - c'è un suo significato etico e culturale che riguarda il valore delle persone e chiama in causa l’intera società”.

Per il presidente “dignità è opporsi al razzismo e all’antisemitismo, aggressioni intollerabili, non soltanto alle minoranze fatte oggetto di violenza, fisica o verbale, ma alla coscienza di ciascuno di noi; dignità è rispetto per gli anziani che non possono essere lasciati alla solitudine, privi di un ruolo che li coinvolga; dignità è contrastare le povertà, la precarietà disperata e senza orizzonte che purtroppo mortifica le speranze di tante persone”.

Inoltre, ha continuato Mattarella, “dignità è non dover essere costrette a scegliere tra lavoro e maternità; dignità è un Paese dove le carceri non siano sovraffollate e assicurino il reinserimento sociale dei detenuti. Questa è anche la migliore garanzia di sicurezza; dignità è un Paese non distratto di fronte ai problemi quotidiani che le persone con disabilità devono affrontare, e capace di rimuovere gli ostacoli che immotivatamente incontrano nella loro vita”.

“Dignità - ha aggiunto - è un Paese libero dalle mafie, dal ricatto della criminalità, dalla complicità di chi fa finta di non vedere; dignità è garantire e assicurare il diritto dei cittadini a un’informazione libera e indipendente”.

Infine, per Mattarella “la nostra dignità è interrogata dalle migrazioni, soprattutto quando non siamo capaci di difendere il diritto alla vita, quando neghiamo nei fatti la dignità umana degli altri”.