Etiopia. Allarme dell' Unicef, a marzo a rischio 6,8 milioni di persone per siccità

La Emergency Watchlist del 2022 ha messo l’Etiopia tra le prime 10 emergenze a livello globale. Prima c’è l’Afghanistan, dopo lo Yemen

Etiopia. Allarme dell' Unicef, a marzo a rischio 6,8 milioni di persone per siccità
Ansa
Campo profughi di Mai Aini, in Etiopia

L’appello dell’Unicef è forte, in continente come l’Africa dove la parola emergenza non racconta più nulla. L’emergenza è normalità. È conseguenza della “normalità”che in Etiopia 6,8 milioni di persone avranno bisogno di assistenza umanitaria entro marzo 2022 per la siccità. Una situazione che nel Corno d'Africa dura dal 2016.

 L’Unicef spiega che tre stagioni dove non è caduta una goccia d’acqua hanno colpito le regioni pianeggianti etiopi. "L'impatto della siccità è devastante – ha detto Gianfranco Rotigliano, rappresentante Unicef in Etiopia - i bambini e le loro famiglie lottano per sopravvivere. Stiamo anche assistendo a grandi sfollamenti dalle zone colpite”

A pagare il prezzo di una emergenza mai sanata e di “normalità anomala” sono i bambini. Sono 850.000 i bimbi che soffriranno di malnutrizione grave nelle 4 regioni per conflitti esistenti. L’escalation del conflitto nella regione settentrionale del Tigray e nelle vicine regioni di Amhara e Afar, unito alla siccità dovuta al passaggio de “La Niña”, evento climatico che ha ridotto le precipitazioni, aggravato dal Covid e dalla recessione economica, hanno fatto il resto.

"Nelle aree colpite dalla siccità, circa 225.000 bambini malnutriti e oltre 100.000 donne in stato di gravidanza o allattamento hanno bisogno di urgente supporto nutrizionale", sottolinea Gianfranco Rotigliano, rappresentante Unicef in Etiopia.

L’acqua non c’è, quella che scorre in rivoli tra zolle di terra spaccata dal caldo torrido, è contaminata. I bambini sono colpiti dalla diarrea, una della cause principali di morte tra chi ha meno di 5 anni.

 'Unicef, in stretto coordinamento con le autorità' locali, sta lavorando senza sosta per fornire assistenza salvavita, attraverso il ripristino di pozzi e sistemi idrici, il trasporto d'emergenza dell'acqua, il trattamento di bambini gravemente malnutriti e la fornitura di istruzione d'emergenza e supporto per la protezione dei bambini.

Quasi 26 milioni di etiopi dipendono già dagli aiuti umanitari, oltre 4 milioni sono gli sfollati interni, e solo l’1,2% della popolazione ha avuto accesso al ciclo vaccinale completo contro il Covid-19. L’Etiopia per i conflitti interni è un paese dove gli arrivi umanitari arrivano con difficoltà e le organizzazioni umanitarie restano in attesa di intervenire. Nel Tigray 900 mila persone sarebbero in carestia.