Il dialogo diplomatico in Europa

Chiusa la conferenza di Monaco. Michel: "Se la Russia attacca, subito un summit Ue"

Non si fermano le esercitazioni congiunte tra Russia e Bielorussia ai confini dell'Ucraina dove si trovano almeno 170.000 militari russi. La vicepresidente Usa, Harris: capiamo le preoccupazioni dell'Italia per le forniture del gas

Chiusa la conferenza di Monaco. Michel: "Se la Russia attacca, subito un summit Ue"
THOMAS KIENZLE/AFP via Getty Images
Charles Michel alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco

Si è conclusa a Monaco di Baviera la Conferenza ministeriale straordinaria del G7 richiesta dal cancelliere tedesco Scholz. Sono intervenuti Canada, Francia, Italia, Germania, Regno Unito e Usa. Al centro del dialogo la crisi ucraina, invitata anche la Russia che ha scelto di non intervenire.

In caso di un attacco russo all'Ucraina, il presidente europeo Charles Michel vuole convocare immediatamente un consiglio dei capi di stato e di governo dell'Ue. In questa sede, ha spiegato Michel, si accerterà che si sia tutti concordi sulle sanzioni da comminare a Mosca, anche se l'Ucraina non è tra i paesi dell'Alleanza atlantica, né tra quelli dell'Unione Europea.

Durante il suo intervento il presidente del Consiglio europeo ha posto ai partecipanti della conferenza una questione importante: "Gli alleati occidentali non possono continuare ad offrire per sempre ramoscelli d'ulivo mentre la Russia conduce test missilistici e ammassa le truppe lungo il confine con l'Ucraina" e allora chiede "il Cremlino vuole il dialogo"?

Intanto contrariamente a quanto previsto, non si fermano le esercitazioni militari congiunte tra Russia e Bielorussia. Continueranno lungo i confini incandescenti dell'Ucraina circondata dai militari russi, arrivati a 170.000 dicono gli osservatori dell'Osce.

Il presidente francese Macron e il presidente russo Putin foto da Ap
Il presidente francese Macron e il presidente russo Putin

Dei tentativi diplomatici dei singoli paesi europei torna a parlare la vicepresidente Usa Kamala Harris: "Questa è un'alleanza di paesi dove ognuno ha le proprie priorità e le preoccupazioni su ciò che faremo e sull'impatto che potrà avere", sulle economie e sulla sicurezza. "Quindi non negherei all'Italia di avere le proprie preoccupazioni. Lo facciamo tutti, fa parte di questo processo", ha detto rispondendo a una domanda sulle riserve dell'Italia in merito alle sanzioni al settore energetico nella crisi ucraina. Gas che secondo alcuni analisti sarebbe al centro della vera contesa tra Mosca e Washington in terreno ucraino.

"L'Italia è molto presente nei colloqui su come procedere per arrivare allo scopo di dissuadere la Russia dall'invadere, ma - aggiunge - crediamo che Putin abbia preso la sua decisione. Punto".

C'è attesa per la missione del premier Mario Draghi al Cremlino, per un colloquio con il presidente Putin. Secondo il presidente del Consiglio italiano obiettivo prioritario è quello di cercare un tavolo di dialogo e confronto diretto tra il leader russo e il presidente ucraino Zelensky che ieri a Monaco ha manifestato ufficialmente la volontà a incontrare Vladimir Putin.

L'Italia è molto presente nei colloqui su come procedere per arrivare allo scopo di dissuadere la Russia dall'invadere ma "crediamo che Putin abbia preso la sua decisione. Punto

Kamala Harris, vicepresidente Usa

Kamala Harris al Munich Security Conference Gettyimages
Kamala Harris al Munich Security Conference

A Monaco è intervenuto anche l'Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell che ha puntato il dito contro "l'aumento di violazioni del cessate-il-fuoco lungo la linea di contatto in Ucraina orientale negli ultimi giorni" affermando che l'Ue "condanna l'uso di artiglieria pesante e il bombardamento indiscriminato di aree civili, che costituisce una chiara violazione degli accordi di Minsk e delle leggi umanitarie internazionali". 

Borrell ha espresso sostegno alla proposta Osce di convocare il Gruppo trilaterale di contatto. L'Ue è "estremamente preoccupata che messe in scena possano essere usate come pretesto per una possibile escalation militare". In questo senso, chiede che l'Osce possa svolgere pienamente il suo mandato "senza restrizioni delle attività e nella libertà di movimento a beneficio della sicurezza del popolo dell'Ucraina orientale".  

Josep Borrell durante la Conferenza sulla sicurezza, Monaco Getty Images
Josep Borrell durante la Conferenza sulla sicurezza, Monaco