Economia e guerra

La guerra in Ucraina affonda le borse

L’ attacco della Russia fa sprofondare i mercati. Il rublo in picchiata. Salgono i beni rifugio come l’oro

La guerra in Ucraina affonda le borse
Gettyimages
Mercati finanziari, foto di repertorio

Gli effetti dell’attacco russo in Ucraina sui mercati finanziari è stato immediato: profondo rosso mentre oro, gas, petrolio schizzano in alto.

Le Borse europee dopo un’apertura negativa scivolano in ribasso, Francoforte cede il 3,3%, Parigi il 3,1%, Londra il 2,4%. Maglia nera a Milano con meno il 3,5%, effetto dei titoli più esposti verso la Russia ed l’ Est Europa, come Unicredit, Pirelli e Buzzi sommersi dalle vendite.

In questa giornata ad alta tensione il petrolio balza al 7%, con il Brent a quota 103,5dollari al barile e il Wti a un passo da quota 98. Corre il gas al 33% sia ad Amsterdam che a Londra. Recuperano un po' di terreno i future su New York, con Dow Jones e S&P in calo dell'1,6% e Nasdaq del 2,2%. Lo spread Btp-Bund va oltre 176punti. Ma è l’impennata dell’oro che segna i mercati con 1.928,80 dollari l'oncia, i massimi da un anno.

Recupera la Borsa di Mosca con un l'indice Moex cede il 24% quando all’apertura aveva perso il 45%. Il rublo, sostenuto dalla Banca centrale russa, limita il ribasso sul dollaro al 2,5%,scambiando a 83,7 sul biglietto verde.

Borse asiatiche a picco. Hong Kong cede il 3,2%, Seul il 2,6%, Tokyo il 2%, Shenzhen il 2,2% e Shanghai l'1,5%.

In calo anche quelle oceaniche. In Australia il listino ha perso il 2,99%, mentre quello neozelandese ha ceduto il 3,62%.  Anche in Cina, Shenzhen cede l'1,37%, Shanghai l'1,54% e Hong Kong il 3,19%. Nel resto dell'Asia, Tokyo è in ribasso dell'1,88%, Seul il 2,63% e Taiwan il 2,55%. Male anche Mumbai che scende del 2,51%.

Se i mercati crollano sotto il peso della guerra, a segnare il passo è l’ascesa vertiginosa il Cboe Volatility Index, noto come "indicatore di paura" di Wall Street. La curva del Vix riflette le aspettative a lungo termine per la volatilità del mercato e un'inversione della curva suggerisce agli investitori di considerare le prospettive a breve termine più incerte di quelle a lungo termine. L'indicatore creato dal Chicago Board Options Exchange (Cboe), stima la volatilità implicita delle opzioni sullo S&P 500. Il Vix ha raggiunto il suo massimo a 82,69 nel marzo del 2020, in piena prima ondata del Covid. Ora si colloca a 33,7 con un balzo rispetto a venerdì scorso del 13,59%.