Il caso nel MoVimento

M5S, Giuseppe Conte decade da presidente: "La mia leadership non dipende dalle carte bollate"

L'ex premier reagisce dopo che il tribunale civile di Napoli ha accolto il reclamo di un gruppo di attivisti del movimento

M5S, Giuseppe Conte decade da presidente: "La mia leadership non dipende dalle carte bollate"
Rainews.it
Conte

"La mia leadership del MoVimento 5 Stelle si basa sulla profonda condivisione di principi e valori. È un legame politico prima che giuridico, non dipende dalle carte bollate". Al termine di una giornata tesissima, Giuseppe Conte affida una dichiarazione di pochissime parole la sua posizione in merito al provvedimento del Tribunale di Napoli che sospende la sua elezione a presidente del M5S.

E poi: "C'è un piano politico-sostanziale e uno giuridico-formale, che segna questa sospensione. Sospensione a cui si risponde con un bagno di democrazia. Erano già in programma delle modifiche dello statuto, si aggiungerà una ratifica da parte di tutti gli iscritti, anche quelli da meno di sei mesi, senza aspettare i tempi di un giudizio processuale. Curioso che si era sempre votato così, con il vecchio statuto, e ora viene impedita questa cosa": così in serata l'ex premier, ospite di Lilli Gruber a "Otto e mezzo" su La7.

Sul contrasto con il ministro degli Esteri, afferma: "Prima Di Maio andava in piazza per sostenere le nostre battaglie civili, oggi per esibire una corrente e attaccare la leadership. Nella lettera di dimissioni ha scritto diversi buoni propositi per alimentare il dibattito e le idee. L'ho sentito per telefono e mi ha detto che è desideroso di esprimere idee e progetti. E' vero, un passaggio difficile c'è stato ma l'interesse del Movimento viene sempre prima delle persone. Non è nell'orizzonte delle cose che Di Maio venga espulso ma é ovvio che lui - che è l'ex leader - ha delle responsabilità in più. Una leadership vera non ha mai paura del confronto sulle idee ma di fronte ad un attacco così plastico, in televisione, non si può fare finta di nulla".

Crimi: "Tanto rumore per nulla"

"Il leader è Giuseppe Conte, la nostra comunità ha parlato chiaro. Sono, come sempre, al servizio del M5S e a disposizione per i necessari adempimenti burocratici di questi giorni, che sulla base dell'ordinanza del Tribunale di Napoli, ci porterà a votare nuovamente lo Statuto". Lo afferma ad Affaritaliani.it il senatore del M5S Vito Crimi dopo il provvedimento del tribunale di Napoli. "Leggo tante inesattezze in giro: l'unica eccezione che il giudice ha accolto - sottolinea Crimi- è quella relativa alla votazione degli iscritti da meno di 6 mesi. Ma qualcuno pensa davvero che sarebbe cambiato il risultato se avessero votato anche i nuovi iscritti?. Tanto rumore per nulla. Non saranno certo le carte bollate a fermare una voglia di rinnovamento del Movimento 5 Stelle".



La vicenda

Il Tribunale di Napoli oggi ha sospeso le due delibere che avevano permesso la modifica dello statuto del movimento e l'elezione del nuovo presidente Giuseppe Conte.

Il tribunale, presieduto dal giudice Gian Piero Scoppa, come si legge nel dispositivo, ha sospeso "le delibere impugnate dall'Associazione movimento 5 stelle, del 3 agosto 2021, di modifica dello statuto, e del 5 agosto 2021, di nomina del presidente". I provvedimenti sono stati sospesi in via cautelare per la sussistenza di "gravi vizi nel processo decisionale", principalmente per l'esclusione dalla votazione di oltre un terzo degli iscritti e il conseguente mancato raggiungimento del quorum. Il ricorso depositato ad ottobre 2021, è stato presentato da un gruppo di attivisti del M5s, difesi dall'avvocato Lorenzo Borrè.

"Il Movimento è decapitato, senza nessun uomo al comando. L'unica cosa che possono fare ora la può fare Beppe Grillo: indire le votazioni del comitato direttivo del M5S, come fece lo scorso 29 giugno. E ripartire da lì. Solo dopo aver votato il nuovo comitato direttivo, si possono eleggere i nuovi membri del comitato di garanzia, i probiviri, ecc.. Qualsiasi altra decisione può essere facilmente impugnata. Insomma, la parola al popolo pentastellato". Lo ha confermato l'avvocato Lorenzo Borré, il legale che ha sostenuto il ricorso di tre militanti, Steven Hutchinson, Renato Delle Donne e Liliana Coppola, in rappresentanza di diverse centinaia di iscritti che hanno partecipato al pagamento delle spese legali con una raccolta di fondi.

"Oggi il Tribunale di Napoli, accogliendo il reclamo per la sospensione dell'efficacia delle delibere che hanno modificato lo statuto e incoronato come candidato unico alla presidenza del M5S Giuseppe Conte, ripristina il principio della necessità della partecipazione di tutti gli iscritti nell'adozione delle scelte fondamentali del nostro Movimento". Lo hanno dichiarato gli attivisti autori del ricorso.

"La parità dei diritti è una pietra angolare del M5S e non può trovare deroga in alcun caso, tantomeno per l'accesso alle cariche statutarie in quanto non esistono primi inter pares. Ora confidiamo in un processo partecipativo aperto e in una riflessione sugli errori e sulle forzature fatte, chi ha sbagliato deve farsi da parte. Ringraziamo l'avvocato Lorenzo Borrè per l'assistenza che ci ha dato dal primo momento", concludono i ricorrenti napoletani in rappresentanza delle centinaia di iscritti che hanno sostenuto i ricorsi.