Detenuta ingiustamente per 74 giorni

Modella ungherese arrestata in Italia. Scambiata per narcos, era innocente. "Ora risarcitemi"

Un errore giudiziario stronca la carriera di Gila Gréta, 24 anni, Miss Turismo già candidata a Miss Ungheria. È il 2019 quando dal set fotografico si ritrova, senza capire il perché, nel carcere di Civitavecchia. Ora chiede allo Stato 100 mila euro

Modella ungherese arrestata in Italia. Scambiata per narcos, era innocente. "Ora risarcitemi"
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Gila Gréta

Gila Gréta fa la pittrice e ha archiviato la carriera da modella, stroncata da una vicenda che l'ha fatta soffrire. Un vero incubo avvenuto durante una breve sosta in Italia.

È il legale, Massimiliano Scaringella, a ricostruire i fatti risalenti al 2019. La ragazza partita da Londra e diretta a Tokyo, per un servizio fotografico, fa scalo a Roma. Non parla italiano, alloggia in un albergo di Fiumicino quando due agenti in borghese l'arrestano. Ignara e stupita non capisce, immagina "un rapimento" e soprattutto non conosce il retroscena: perquisita alla dogana, la costumista - incaricata di portare i vestiti dal Brasile - trasporta con sé un certo quantitativo di cocaina. "Gli agenti le propongono una 'consegna guidata' per cercare di risalire al destinatario", spiega l'avvocato.

Nasce così l'equivoco. "È accaduto che il reale ricevente del carico di droga si è allontanato considerando il ritardo della costumista. La persona che la trafficante ha incontrato è stata Gila e gli agenti hanno arrestato entrambe". Un arresto, sottolinea l'avvocato, "fatto con una precipitazione e una leggerezza estrema. Fortunatamente, la mia assistita, che non aveva né l'aspetto né aveva alcun motivo di trafficare in droga per poche migliaia di euro, ha avuto l'intelligenza di sapersi difendere sostenuta da una famiglia che le è stata vicino".

Per Gila è un trauma, un colpo che infrange i sogni e mina il suo equilibrio psicofisico: "Ha fatto tre mesi di custodia cautelare, poi i genitori le hanno affittato un appartamento a Roma e la ragazza ha osservato un periodo di 'obbligo di firma'. È riuscita a mantenersi perché, parlando diverse lingue, ha trovato facilmente lavoro. Trascorsi dieci mesi, Gila è stata totalmente scagionata senza neanche la richiesta di rinvio a giudizio", continua Scaringella.

L'episodio segna profondamente la giovanissima, già miss Turismo e candidata a miss Ungheria e tra le partecipanti a miss Universo. Gila si ritrova in una condizione di paura e insicurezza. Timorosa rinuncia a fare nuove esperienze all'estero. "Ha paura di viaggiare, ha il terrore di incappare di nuovo in un equivoco. Così ha deciso di cambiare mestiere", riflette Scaringella che conclude: "La Procura di Civitavecchia è stata sensibile, intelligente e scrupolosa. Non ho nulla da rimproverarle, anzi. Il problema è che gli operatori agiscono in modo troppo statistico, ma la vita non è un film. Bisogna indagare rendendosi conto che si possono rovinare vite in modo permanente anche con l'assoluzione. Essere arrestati senza un motivo è terribile".

La ragazza, innocente, chiede 100 mila euro di risarcimento. Il 22 febbraio deciderà la Corte d'Appello di Roma.