Sono in corso le indagini

Monterotondo: incendiata l'auto giornalista del Tg1 Cinzia Fiorato

Nei suoi servizi aveva denunciato più volte le infiltrazioni criminali dietro la "movida violenta" nel comune in provincia di Roma

Monterotondo: incendiata l'auto giornalista del Tg1 Cinzia Fiorato
Facebook/@cinziafiorato2
I resti dell'auto di Cinzia Fiorato

Un’ autovettura è andata in fiamme questa notte a Monterotondo, comune a pochi chilometri da Roma. Il veicolo è intestato all'avvocato Vincenzo Iacovino, compagno della giornalista del TG1 Cinzia Fiorato che ha sporto denuncia ai carabinieri. Sul posto, in piazza della Libertà, sono intervenuti, oltre ai vigili del fuoco di Montelibretti, i militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Monterotondo. Secondo quanto si apprende, al momento non sarebbero stati trovati elementi compatibili con un atto di natura dolosa. Le indagini sono in corso.

È la stessa giornalista, però, che dal suo profilo Facebook parla di "gravissima azione intimidatoria". “L’incendio doloso -scrive- è partito dalla nostra Rover, a cui sono state bruciate le gomme. Le fiamme hanno poi coinvolto e distrutto l'intera vettura e danneggiato due automobili che erano parcheggiate vicino”. Nel post la Fiorato sottolinea ancora che l’auto in fiamme arriva dopo numerose minacce e attacchi personali dietro cui si nasconde “il vero mondo della movida di Monterotondo”, da lei spesso raccontato.


I resti dell'auto di Cinzia Fiorato Facebook/@cinziafiorato2
I resti dell'auto di Cinzia Fiorato

Appoggio e solidarietà del mondo della stampa

Immediata la solidarietà alla giornalista del Tg1 da parte della Fnsi - attraverso le parole del presidente Giuseppe Giulietti - e dell'Usigrai.

"Dalla parte di Cinzia Fiorato e dell'avvocato Iacovino - ha twittato Giulietti - 'avvertiti' con una bomba contro l'auto, accendere i riflettori sui covi e sanzionare gli aggressori con rigore e tempestività".

"Solidarietà e vicinanza dell'Usigrai alla collega Cinzia Fiorato - anche dall'Usigrai -. L'incendio dell'auto della giornalista del Tg1 è un gravissimo episodio. Si faccia subito luce su quello che è accaduto e si individuino i responsabili".

A sostenere la tesi dell'azione intimidatoria anche i colleghi della stampa che hanno inviato alla Fiorato e al suo compagno la propria solidarietà. Il portavoce del Gruppo Gino Falleri - Giornalisti 2.0, Maurizio Pizzuto, ha detto: "Intervenga il ministro dell'Interno per chiarire la dinamica e i responsabili del gravissimo attentato incendiario di questa notte contro la giornalista del TG1 Cinzia Fiorato e del suo compagno, l'avvocato Vincenzo Iacovino. Non si lasci questa vicenda sotto silenzio. È un attacco alla stampa libera e al coraggio di una collega che insieme al suo compagno ha più volte denunciato le bande criminali che di notte governano impunite il territorio di Monterotondo".

"Insieme al ministro dell'interno - aggiunge il Direttore di Prima Pagina News - intervengano i vertici della Federazione Nazionale della Stampa e dell'Ordine dei Giornalisti. In momenti così tragici non si possono lasciare soli e indifesi colleghi che hanno solo la colpa di aver trovato il coraggio di denunciare uno stato di fatto criminale come quello che la collega Cinzia Fiorato ha fatto a Monterotondo".

Altrettanto duro il commento di Roberto Rossi, Vice Presidente dell'ODG del Lazio: "L'attentato contro Cinzia Fiorato è un segnale gravissimo che deve farci riflettere tutti. Dobbiamo ritrovare il coraggio della denuncia corale tutti noi, la stampa non può subire violenze di questo genere senza reagire o peggio ancora stando in silenzio".

Il commissario di Vigilanza Rai e deputato Fdi Federico Mollicone aggiunge: "Il servizio pubblico intervenga a loro tutela e il ministero dell'Interno accerti immediatamente le responsabilità e garantisca la loro incolumità. Presenteremo atti parlamentari in questo senso".