Roskomnadzor, l'ente statale russo per il controllo sui media, ha annunciato l'imposizione di una parziale restrizione dell'accesso a Facebook (Meta Platforms,Inc. ) per gli utenti russi. Lo si apprende dal sito web dello stesso ente. La decisione è stata presa in risposta alle limitazioni poste agli account di alcuni media sostenuti dal Cremlino, favorevoli alla propaganda russa sull’invasione dell'Ucraina.
Il Servizio federale per la supervisione della connessione e comunicazione di massa Roskomnadzor ha detto di aver chiesto a Facebook di revocare le restrizioni imposte giovedì all'agenzia di stampa statale Ria Novosti, al canale televisivo di stato Zvezda e ai siti di notizie pro-Cremlino Lenta.Ru e Gazeta.Ru. L'agenzia ha affermato che Facebook non ha attuato le richieste e non ne ha neanche spiegato il motivo.
Di conseguenza, la Procura generale, d'intesa con il ministero degli Esteri, ha riconosciuto il social network come coinvolto nella violazione dei diritti e delle libertà fondamentali delle singole persone e dei cittadini russi.
Pronta la replica del social network americano: "Ieri le autorità russe ci hanno ordinato di fermare il fact-cheking indipendente sul contenuto postato su Facebook da quattro organizzazioni media controllate dallo Stato. Abbiamo rifiutato. E il risultato è stato l'annuncio della restrizione del servizio". Lo twitta Nick Clegg, presidente per i global affairs di Meta, la società a cui fa capo Facebook.
"I cittadini russi stanno utilizzando le nostre app e vogliamo che continuino a far sentire le loro voci, che possano ancora condividere contenuti e organizzarsi", ha concluso Nick Clegg.