Von der Leyen: Ue reagirà con fermezza e unità

Putin firma il riconoscimento del Donbass e manda i peacekeeper. Biden: stop agli investimenti Usa

La condanna della Nato: Mosca inscena un pretesto per una nuova invasione. Colloquio telefonico tra i presidenti Biden, Macron e Scholz. Putin ordina operazione di peacekeeping a Donetsk e Luhansk

Putin firma il riconoscimento del Donbass e manda i peacekeeper. Biden: stop agli investimenti Usa
Ansa
Incontro tra Putin e Biden a Ginevra nel giugno 2021

Arriva una prima reazione americana al riconoscimento da parte russa delle repubbliche separatiste in Ucraina. Il presidente Usa Joe Biden - rende noto la Casa Bianca - firmerà "presto un decreto che vieterà nuovi investimenti, commercio e finanziamenti da parte statunitense verso, da o nelle cosiddette repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk dell'Ucraina". La nota precisa che le misure "saranno un'aggiunta alle rapide e severe misure economiche che stiamo preparando in coordinamento con gli alleati e i partner se la Russia invaderà l'Ucraina".

Dopo il discorso di Putin il presidente americano ha avuto un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz per discutere della decisione del leader del Cremlino. I tre, ha reso noto Berlino, hanno affermato che il riconoscimento delle regioni separatiste dell'Ucraina orientale "non resterà senza risposta".

Putin ordina operazione di peacekeeping a Donetsk e Luhansk

Il presidente russo ha ordinato al ministero della Difesa russo di dispiegare forze armate "per assicurare la pace" nel Donbass, in seguito alla richiesta dei leader delle due entità filo-russe. Lo riferiscono le agenzie russe Tass e Interfax.

Stoltenberg: Mosca inscena pretesto per una nuova invasione

"Condanno la decisione della Russia di estendere il riconoscimento all'autoproclamata 'repubblica popolare di Donetsk' e 'repubblica popolare di Luhansk'. Questo mina ulteriormente la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, erode gli sforzi per una risoluzione del conflitto e viola gli accordi di Minsk, di cui la Russia è parte": è quanto ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jen Stoltenberg, sottolineando in una nota che "Donetsk e Luhansk sono parte dell'Ucraina".

"Mosca continua ad alimentare il conflitto nell'Ucraina orientale fornendo sostegno finanziario e militare ai separatisti. Sta anche cercando di inscenare un pretesto per invadere ancora una volta l'Ucraina", ha aggiunto Stoltenberg. "Gli alleati esortano la Russia, con la massima fermezza, a scegliere la via della diplomazia e a rivedere immediatamente la sua massiccia concentrazione militare dentro e intorno all'Ucraina e a ritirare le sue forze dall'Ucraina in conformità con i suoi obblighi e impegni internazionali", ha concluso. 

Onu: la Russia viola l'integrità dell'Ucraina

Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres è "molto preoccupato" per la decisione di Vladimir Putin relativa allo status del Donbass e "chiede una soluzione pacifica del conflitto nell'Ucraina orientale, in conformità con gli accordi di Minsk". Lo afferma in una nota del portavoce. Per Guterres la decisione della Russia è "una violazione dell'integrità territoriale e della sovranità dell'Ucraina e incompatibile con i principi della Carta delle Nazioni Unite".

Putin firma il riconoscimento delle repubbliche separatiste

Al termine di un lunghissimo discorso tv alla nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato il riconoscimento delle repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk. La decisione era stata annunciata poche ore prima al cancelliere tedesco Olaf Scholz e al presidente francese Emmanuel Macron.

Il leader del Cremlino ha fatto un lunghissimo excursus storico, sin dal 1917, per sostenere che l'Ucraina sostanzialmente è parte della storia della Russia, e soltanto a causa di Lenin ha ottenuto l'autonomia. Oggi - ha detto Putin - Kiev è un burattino nelle mani di potenze straniere, e quindi non deve aderire alla Nato.

Secondo Putin lungo il confine ci sono missili tomahawk, che potrebbero colpire Mosca in pochissimo tempo, aggiungendo poi che "se l' Ucraina dovesse entrare in possesso di armi di distruzione di massa la situazione del mondo cambierebbe in modo drammatico".

Tramite l'account social ufficiale, il presidente ucraino Volodimyr Zelensky, ha fatto sapere di aver "discusso gli eventi delle ultime ore con il presidente degli Stati Uniti" e che a breve avrà un colloquio col premier britannico Boris Johnson.

Ue, sanzioni contro chi ha riconosciuto Donbass

"Il riconoscimento dei due territori separatisti in Ucraina è una palese violazione del diritto internazionale, dell'integrità territoriale dell'Ucraina e degli accordi di Minsk. L'Ue e i suoi partner reagiranno con unità, fermezza e determinazione in solidarietà con l'Ucraina". Sono i tweet del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Duro anche il premier britannico Boris Johnson: "Non so cosa passi per la testa a Putin. E' chiaramente una violazione del diritto internazionale, una flagrante violazione della sovranità e dell'integrità dell'Ucraina".

In serata l'intervento anche del ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio: "La decisione delle autorità russe è da condannare in quanto contraria agli accordi di Minsk e costituisce un grave ostacolo nella ricerca di una soluzione diplomatica. L'Italia continua a sostenere l'integrità e la piena sovranità dell'Ucraina nei suoi confini internazionalmente riconosciuti".

"L'Italia - ha aggiunto - rivolge un appello a tutte le parti perché si ritorni al tavolo negoziale nei formati appropriati, nella convinzione che iniziative unilaterali allontanano il raggiungimento di condizioni di stabilità e sicurezza nella regione. L'Italia è in costante contatto con i partner europei e atlantici per coordinare la risposta all'annuncio del Presidente della Fed. Russa. Il Governo italiano è pronto a riferire in Aula".

Che la giornata volgeva al peggio lo si era capito nel pomeriggio quando Putin aveva voluto un assoluto inedito: una riunione del Consiglio di sicurezza in diretta tv. E durante la riunione aveva annunciato di esser pronto a valutare la richiesta di riconoscimento di indipendenza delle due repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk.

Fuochi d'artificio a Donetsk

Festeggiamenti con fuochi d'artificio nel capoluogo di una delle due repubbliche che da oggi la Russia ha deciso di riconoscere