L'intervento nel centenario della Lilt

Sanità, Speranza:"Dal Pnrr fondi per rafforzare gli screening oncologici"

Il ministro della Salute ha ribadito che la sanità, in particolare al Sud, sarà uno dei settori dove convergeranno molti dei fondi europei in arrivo

La celebrazione ufficiale del centenario della Lilt -la Lega italiana per la lotta contro i tumori – è l’occasione per il ministro della Salute Speranza per fare il punto sulla situazione del Covid-19 in Italia. "Ora che la curva pandemica sta piegando – ha detto- con gradualità stiamo andando verso una fase ancora più aperta: non confermeremo lo stato di emergenza dopo il 31marzo, e valuteremo gradualmente come adeguare tutte le altre modalità precauzionali che ci sono alla fase nuova”.

Il ministro della salute ha rimarcato ancora che: "Grazie allo scudo dei vaccini, che ci ha permesso di affrontare Omicron senza chiusure, possiamo guardare al futuro con ottimismo, ma dobbiamo gestire questa fase con attenzione e gradualità. Il virus non è scomparso".

Nel corso del suo intervento, entrando nel merito delle patologie oncologiche Speranza ha poi sottolineato come “in Italia siamo diventati più forti nell'affrontare i tumori e dobbiamo investire ancora di più nella ricerca, ma c'è tanta strada da fare”.

Il ministro ha poi ribadito come la sanità sia uno dei settori dove convergeranno molti dei fondi europei in arrivo con il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). “Abbiamo 20 miliardi che possono cambiare il volto della nostra sanità pubblica” ha detto. “Per la prima volta nella storia della programmazione dei fondi europei si realizzerà il Pon Salute, 625 milioni che investiremo per la sanità del Sud, e una parte significativa voglio investirla nel recupero screening oncologici. Dove la sanità è debole gli screening sono più lenti e uno screening fatto un mese prima o dopo può fare la differenza".

"Dove la sanità è debole gli screening sono più lenti e uno screening fatto un mese prima o dopo può fare la differenza"

Roberto Speranza, ministro della Salute

Tumori: una seconda pandemia trascurata

A ribadire quanto il Covid-19 abbia inciso negativamente sulle diagnosi precoci e sulla prevenzione dei tumori è stato anche il presidente della Lilt Francesco Schittulli. “Oggi è una celebrazione storica -ha detto- perché il nostro obiettivo sarebbe quello di arrivare a mortalità zero per cancro. Ci stiamo arrivando, anche se abbiamo registrato una battuta d'arresto negli ultimi due anni a causa del coronavirus e questo ha fatto sì che si trascurasse la pandemia cancro, considerando che ogni giorno nel nostro Paese oltre mille italiani hanno la diagnosi di cancro e sono oltre 500 i decessi per tumore".

Secondo i dati 2021 diffusi dal ministero della Salute, lo scorso anno ci sono stati 183 mila morti italiani di cancro e 380 mila nuove diagnosi.

Il presidente della Lilt ha poi ringraziato il ministro Speranza e richiamato i media a non dimenticare le patologie oncologiche: “Dovremmo continuare a prenderci cura dei 4 milioni di italiani che hanno vissuto l'esperienza cancro” - ha concluso Schittulli -“vorrei che i media dedicassero ai tumori la stessa attenzione che hanno posto per due anni al Covid". 

Il presente e il futuro della Lega italiana contro i tumori

La Lega Italiana contro i tumori può contare su 106 sezioni sul territorio, 9000 volontari, 397 ambulatori che, anche durante la pandemia, hanno offerto 590 mila visite oncologiche specialistiche. Gerardo D’Amico ha intervistato il presidente Francesco Schittulli