Gli scafisti avevano trasportato 70 persone, tra loro c'è stato un morto

Migranti, sei egiziani fermati dalla Polizia a Lampedusa: l’accusa è favoreggiamento e omicidio

Gli agenti hanno inquadrato i loro ruoli, dal capitano a chi doveva mantenere l’ordine sul barcone, ricorrendo a botte e minacce

Migranti, sei egiziani fermati dalla Polizia a Lampedusa: l’accusa è favoreggiamento e omicidio
Ansa
Migranti, sbarco a Lampedusa, immagine d'archivio

Erano sbarcati sull’isola di Lampedusa il 20 gennaio scorso e si trovano nell'hotspot. Sei egiziani sono stati fermati dalla polizia di Stato di Agrigento accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e omicidio.

 Gli scafisti avevano trasportato più di 70 persone, quasi tutti bengalesi, dalle coste libiche in Italia su un barcone di circa 10 metri. Sono accusati di omicidio perché durante la navigazione avevano costretto alcuni migranti a stare nella zona motori. Uno di loro sarebbe stato minacciato e picchiato per rimanere sottocoperta, nonostante l’uomo avesse detto di sentirsi male. All’arrivo a Lampedusa il migrante è stato trovato morto.

 Gli agenti hanno definito anche i ruoli dei sei scafisti: dal capitano a chi doveva mantenere l’ordine a bordo del barcone ricorrendo a botte e minacce.