La crisi tra Kiev e Mosca

Ucraina, colloquio Biden-Macron. Il presidente francese andrà in Russia

Biden e Macron si impegnano a coordinare la loro risposta a Mosca sulla crisi ucraina. Macron aveva annunciato che potrebbe andare in Russia per cercare una soluzione diplomatica

Ucraina, colloquio Biden-Macron. Il presidente francese andrà in Russia
AP Photo
Ucraina, carri armati

I presidenti di Stati Uniti e Francia, Joe Biden e Emmanuel Macron, hanno avuto un colloquio nel quale si sono impegnati a coordinare la loro risposta a Mosca sulla crisi ucraina.

Macron aveva annunciato che potrebbe andare in Russia per cercare una soluzione diplomatica alla crisi seguita al dispiegamento da parte della Russia di oltre 100.000 soldati ai confini dell'Ucraina; giovedì potrebbe esserci un nuovo colloqio con il presidente russo Vladimir Putin.

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha approvato formalmente il dispiegamento di ulteriori 2 mila soldati, provenienti dal Fort Bragg in Carolina del Nord, in Polonia. Altri mille soldati, di stanza in Germania, sarà spostato in Romania.

Si tratta, hanno sottolineato i funzionari, di una dimostrazione di sostegno di Washington agli alleati della Nato che si sentono minacciati dalle manovre militari russe ai confini con l'Ucraina.

Circa una settimana fa il portavoce del Pentagono, John Kirby, aveva annunciato che gli Usa avevano messo 8.500 soldati in stato di allerta per la crisi ucraina.

Una fonte dell'amministrazione, citata da The Hill, afferma che "queste forze non combatteranno in Ucraina", assicurando che "non sono spostamenti permanenti, ma che rispondono alle attuali condizioni". 

Gli Usa e i loro alleati accusano Mosca di prepararsi a invadere l'ex repubblica sovietica per impedire che possa, eventualmente, aderire alla Nato. Da parte sua la Russia afferma che le truppe sono state dispiegate nella risposta alle minacce degli Stati Uniti e dei suoi alleati.

Non si fa attendere il commento della Nato, nelle parole del segretario generale, il norvegese Jens Stoltenberg, che "si compiace della decisione degli Usa di dispiegare forze aggiuntive in Germania, Polonia e Romania, aumentando la difesa e la deterrenza collettiva dell'Alleanza". Lo considera "un potente segnale di impegno" da parte di Washington e continua: "Altri alleati stanno fornendo forze aggiuntive di terra, navali ed aeree. Stiamo valutando il dispiegamento di forze ulteriori nella parte sudorientale dell'Alleanza". Si tratta di mosse "difensive e proporzionali", che mandano un "chiaro messaggio": la Nato farà "tutto ciò che è necessario per proteggere e difendere tutti gli alleati".

La Russia ha criticato la decisione degli Stati Uniti di inviare i soldati in Europa orientale. Il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grouchko, citato dall'agenzia Interfax, ha definito la decisione "ingiustificata e distruttiva". "Questa iniziativa - ha aggiunto - accresce le tensioni militari e riduce la portata delle decisioni politiche".

Il presidente russo Vladimir Putin e il premier britannico Boris Johnson hanno avuto un colloquio telefonico, nel corso del quale il leader russo ha accusato la Nato di non rispondere in maniera adeguata alle "ben fondate" preoccupazioni sulla sicurezza della Russia e l'Ucraina di essere responsabile di "un cronico sabotaggio" degli accordi di Minsk ( accordi del febbraio 2015, con i quali si puntò a mettere fine al conflitto in Donbass).

Il premier britannico, secondo quanto riferisce Downing Street, ha espresso "la profonda preoccupazione per l'attuale attività ostile russa al confine ucraino". Johnson ha ribadito che "ogni ulteriore incursione russa in territorio ucraino sarebbe un tragico errore di calcolo". I due hanno concordato, sempre secondo fonte britannica, sul fatto che un' "escalation" della crisi ucraina "non è nell'interesse di nessuno", con Johnson che avrebbe sottolineato "l'importanza del dialogo e della diplomazia" e "la necessità di includere l'Ucraina nei colloqui". I due si sono infine accordati per "applicare uno spirito di dialogo alle attuali tensioni per trovare una risoluzione pacifica".

Il presidente francese Macron, intrattenendosi con la stampa a margine di un incontro trai i ministri dell'Interno Ue, si è detto preoccupato per la situazione sul terreno e ha annunciato che discuterà della crisi in Ucraina con il capo della Casa Bianca, Joe Biden, "nelle prossime ore" e che non esclude di recarsi a Mosca e a Kiev per cercare una soluzione diplomatica alla crisi in atto: "Non escludo niente: prima di tutto, prosegue il coordinamento europeo e proseguono gli scambi al tempo stesso con il presidente Putin e con il presidente Zelenski".