L'offensiva finanziaria

Ucraina, il commissario europeo Borrell: "Per la Russia sanzioni mai viste prima"

Entro stasera i provvedimenti economici che Europa e Usa stanno concertando per costringere la Russia a desistere dall'invasione

Ucraina, il commissario europeo Borrell: "Per la Russia sanzioni mai viste prima"
Getty Images
I tassi di cambio del dollaro Usa e dell'euro rispetto al rublo russo, Mosca

"L'Unione europea risponderà nei termini più forti possibili e concorderà il più duro pacchetto di sanzioni mai attuato". Parola dell’Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell. La decisione sarà presa questa sera dai capi di Stato e di governo. In accordo con gli omologhi americani.

Un funzionario Ue coinvolto nelle discussioni di queste ore ha svelato che le sanzioni contro la Russia saranno prevalentemente di carattere finanziario rivolte ai settori chiave per la difesa. Da alcune voci pare sia incluso anche il settore energetico ma solo per quanto concerne il trasferimento di tecnologia e forse non di materie prime.

Sarà estesa la lista delle persone colpite dalle restrizioni personali non limitandosi a chi materialmente opera nell’organizzazione dell’intervento militare in Ucraina, ma anche le persone 'vicine' ai beneficiari diretti. La lista alla fine comprenderà diverse centinaia di nomi in totale. Sotto tiro innanzitutto gli 'oligarchi' che costituiscono l'ossatura del potere economico russo. Un diplomatico europeo ha specificato che il ''pacchetto sarà mirato ai settori industriale, del controllo dell'esportazione, dei trasporti”.

Nel "massiccio pacchetto" di sanzioni che Usa e Ue stanno mettendo a punto contro Mosca, è molto probabile che al momento non sarà compresa la vera "arma nucleare", l'esclusione della Russia dal sistema finanziario SWIFT, che comporterebbe perdite miliardarie per le banche europee.

Lo SWIFT è un codice di sicurezza interbancario internazionale, che serve a identificare telematicamente ogni bonifico effettuato da un Paese a un altro. Senza questo codice sarebbe impossibile effettuare transazioni economiche in entrata o in uscita dalla Russia.

Questo, nonostante siano proprio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ed il suo ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, a chiederlo oggi a gran voce e nonostante dalle riunioni in corso a Bruxelles trapelino indiscrezioni sul fatto anche questa misura non venga più considerata un tabù.

In particolare, sono soprattutto le banche europee ad opporsi a questa misura. Il timore, come è emerso da più fonti nel corso delle ultime settimane, è che un'esclusione della Russia dallo Swift comporterebbe perdite per miliardi di dollari per crediti concessi che non verrebbero ripagati.

Fonti diplomatiche raccontano che Italia, Germania e Cipro vorrebbero lasciar fuori dalla lista alcune misure, come ad esempio lasciar fuori il comparto farmaceutico.

Il nuovo '"pacchetto" di sanzioni sarà concluso e concordato oggi e sarà poi suggellato dal via libera politico al Vertice Ue di stasera per entrare in vigore, forse già da domani.