Crisi ucraina

Zelensky conferma le ambizioni di aderire a Nato e Ue. Parlamento Kiev proclama stato di emergenza

Intanto, gli Usa informano Kiev che Mosca sta preparando un'invasione "nelle prossime 48 ore". Domani Consiglio europeo straordinario. La Nato ribadisce che l'Ucraina e altri stati sono liberi di aderire all'Alleanza

Zelensky conferma le ambizioni di aderire a Nato e Ue. Parlamento Kiev proclama stato di emergenza
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Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina dal maggio 2019

Questa sera il Parlamento di Kiev ha approvato lo stato d'emergenza di fronte alla minaccia d'invasione russa. E mentre il presidente statunitense Joe Biden annuncia nuove sanzioni contro il gasdotto Nord Stream 2 e i dirigenti della società che l'ha costruito ("È un altro pezzo della nostra tranche iniziale di sanzioni in risposta alle azioni russe", ha affermato il capo della Casa Bianca), il presidente ucraino Zelensky ha ribadito, stamane, le aspirazioni del suo paese: “L'Ucraina conferma le sue ambizioni di aderire all'Ue e alla Nato”. Parole che non lasciano spazi a equivoci, nonostante l'ultimatum lanciato ieri da Vladimir Putin affinché Kiev rinunci a far parte dell'Alleanza atlantica. “È arrivato il momento di reagire, di reagire con forza. Il destino dell'Europa si decide sul campo, in Ucraina” ha detto Zelensky questa mattina in una conferenza stampa con il suo omologo polacco, in risposta alle ultime dichiarazioni dello “zar” del Cremlino.

Denunciando come “un altro atto di aggressione contro l'Ucraina” la presenza di truppe russe nel Donbass, il presidente-attore si è detto soddisfatto delle sanzioni approvate ieri contro Mosca da Unione Europea e Stati Uniti: “Accogliamo con favore le misure adottate contro la Russia dalla comunità internazionale e ce ne aspettiamo delle altre”, aggiungendo che Kiev auspica “una risposta dura, severa e immediata da parte della comunità internazionale nei confronti della Russia”.

Polonia e Lituania: candidiamo l’Ucraina all’adesione all’Ue

I riscontri, da parte europea, non si fanno attendere: in una dichiarazione congiunta firmata dai presidenti di Polonia, Andrzej Duda, di Lituania, Gitanas Nauseda, oltre allo stesso Zelensky, viene ribadito il desiderio di candidare Kiev ad entrare nell’Unione europea: “Sottolineiamo che, visti i notevoli progressi nell'attuazione dell'Accordo di associazione, delle riforme interne e delle sfide alla sicurezza, l'Ucraina merita lo status di candidato” all'adesione all'Ue. Polonia e Lituania sosterranno l'Ucraina nel raggiungimento di questo obiettivo". L'attuale lista dei Paesi candidati a entrare nell'Ue include Albania, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia e Turchia. Nella lettera congiunta, i tre presidenti hanno inoltre reiterato la condanna contro la decisione della Russia di riconoscere le autoproclamate repubbliche di Donetsk e Luhansk e hanno riaffermato “il forte impegno per la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina”.

Intanto, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha convocato per domani a Bruxelles un vertice straordinario dei capi di stato e di governo europei: all'ordine del giorno, gli ultimi sviluppi della crisi in corso al confine orientale dell'Europa.

Nato: l'Ucraina e altri Stati liberi di aderire a Alleanza

"Ogni Paese è libero di scegliere se entrare o meno nell'Alleanza Atlantica. Non è il caso solo dell'Ucraina e della Georgia, ma anche di Finlandia e Svezia". Lo sottolinea il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, partecipando ad un seminario sul futuro della sicurezza dell'Alleanza con il premier olandese Mark Rutte. "La Nato è pronta a qualsiasi azione da mettere in campo" nei confronti della crisi ucraina, ha spiegato ancora Stoltenberg.

Erdogan contro Putin

Intanto, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, grande alleato di Putin in Siria nella guerra contro l’Isis a sostegno del regime di Assad, ha ribadito al capo del Cremlino che Ankara non riconosce “i passi contrari alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina e che si tratta di un atteggiamento di principio”. Nel corso di una telefonata, come riferisce una nota della presidenza turca, Erdogan “ha osservato che è importante giungere a una conclusione sulla base degli accordi di Minsk".