Una data per ricordare gli orrori della guerra

Oggi è la Giornata europea dei Giusti delle Nazioni

Questa ricorrenza, divenuta per gli italiani solennità civile dal 7 dicembre 2017, è stata istituita il 10 maggio 2012 dal Parlamento Europeo

Oggi è la Giornata europea dei Giusti delle Nazioni
(Getty Images)
L'Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Gerusalemme Yad Vashem

Il 6 marzo è la Giornata europea dei Giusti in cui si ricorda la scomparsa di Moshe Bejski, magistrato israeliano sopravvissuto all’Olocausto, Presidente della Commissione dei Giusti tra le nazioni di “Yad Vashem”. 

Questa ricorrenza, divenuta per gli italiani solennità civile dal 7 dicembre 2017, è stata istituita il 10 maggio 2012 dal Parlamento Europeo. Sono passati 10 anni da allora e oggi la ricorrenza cade proprio mentre l’Europa si trova a vivere, ai suoi confini ad est, l’inasprirsi di un conflitto che drammaticamente ricorda i momenti terribili della seconda guerra mondiale.

 “Nella Giornata europea dei Giusti, di cui ricorrono i dieci anni dalla istituzione, ricordiamo quanti in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani". Così, il Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico che ha anche sottolineato "In un periodo come quello che stiamo vivendo, abbiamo più che mai bisogno di ricordare le figure dei Giusti”

 La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati per il decennale della Giornata europea Giusti: "Oggi più che mai, di fronte al precipitare degli eventi che hanno riportato alle porte dell'Europa una guerra che rischia di vanificare il faticoso processo di pace, ricordare l'esempio dei giusti ci esorta a riflettere sugli orrori e sulle atrocità di cui è stata capace l'umanità".

Gabriele Nissim, presidente di Gariwo- Gardens of the Righteous Worldwide, la Fondazione che ha promosso l’istituzione della giornata, ha detto ”Il nostro pensiero va a tutti i ragazzi ucraini che volevano una vita di democrazia e di libertà e ai ragazzi russi che sono stati arrestati perché stavano protestando contro la guerra. Parliamo dei Giusti di ieri assieme a quelli di oggi perché è la comparazione che permette di interrogarsi sui meccanismi della responsabilità."

Ma chi sono i Giusti? tutti coloro che, in ogni parte del mondo, siano stati in grado di mettere in salvo vite umane in tutti i genocidi e difeso la dignità umana durante i totalitarismi. La definizione è tratta dalla letteratura talmudica (trattato Baba Batra, 15,2).. Il titolo viene assegnato sulla base della testimonianza dei sopravvissuti o di testimoni oculari o su documenti attendibili.

 I Giusti, oppure i loro rappresentanti, che nei primi anni venivano in Israele, hanno piantato alberi nel Viale dei Giusti a Yad Vashem. Fino a oggi, sul Monte della Rimembranza sono stati piantati migliaia di alberi in loro onore. Da un decennio, poiché il Monte della Rimembranza è stato completamente ricoperto di alberi, il nome dei Giusti viene inciso sul Muro d’onore eretto a tale scopo nel perimetro del Memoriale.

Gli italiani Giusti delle Nazioni

Molti gli italiani ritenuti “Giusti delle Nazioni”. Donne e uomini appartenenti ad ogni classe sociale. Medici, funzionari dello Stato, impiegati comunali, carabinieri, militari, pastori protestanti, vescovi, cardinali, sacerdoti, suore, membri della Resistenza, partigiani e antifascisti, sportivi.

Uomini e donne che hanno ospitato e protetto, a rischio della loro vita, gli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Persone comuni che messe alla prova in circostanze eccezionali si trovarono a compiere atti talora straordinari.

Il numero dei giusti italiani è in continuo aumento con il crescere delle testimonianze e della documentazione ma risulta ancora sottostimato in confronto a quello registrato in altre nazioni europee: la salvezza dell'80-85% della popolazione ebraica italiana dovette infatti richiedere la complicità e la connivenza di migliaia di persone. Per molte di esse si ha una qualche documentazione più circostanziata o sono emerse testimonianze attendibili, pur in assenza, al momento, di un riconoscimento ufficiale.

Giorgio Perlasca (Ansa)
Giorgio Perlasca

Alcuni dei Giusti Italiani

Giorgio Perlasca: mell’inverno tra il 1944 e il 1945 a Budapest riuscì a salvare dallo sterminio nazista migliaia di ungheresi di religione ebraica inventandosi un ruolo, quello di Console spagnolo, lui che non era né diplomatico né spagnolo, ma semplicemente un commerciante. Tornato in Italia non racconta a nessuno la sua la sua storia perché riteneva d’aver fatto il proprio dovere. A chi gli chiedeva perché lo aveva fatto, rispondeva semplicemente: “. . . ma lei, avendo la possibilità di fare qualcosa, cosa avrebbe fatto vedendo uomini, donne e bambini massacrati senza un motivo se non l’odio e la violenza?


Gino Bartali Lapresse
Gino Bartali

Gino Bartali: il ciclista toscano è stato riconosciuto “Giusto” perché "come corriere della rete, nascondendo falsi documenti e carte nella sua bicicletta e trasportandoli attraverso le città, tutto con la scusa che si stava allenando. Pur a conoscenza dei rischi che la sua vita correva per aiutare gli ebrei, Bartali ha trasferito falsi documenti a vari contatti e tra questi il rabbino Cassuto". ll periodo in cui lavorò più intensamente per mettere in salvo gli ebrei è tra il settembre 1943 e il giugno 1944. Avrebbe salvato 800 persone.