335 persone trucidate

78 anni fa l'eccidio della Fosse Ardeatine: l'abominio dell'occupazione nazista

Le truppe di occupazione massacrarono civili, detenuti, militari, persone rastrellate per strada. L'appello alla memoria di Casellati e Fico

78 anni fa l'eccidio della Fosse Ardeatine: l'abominio dell'occupazione nazista
(LaPresse)
Roma, Mausoleo delle Fosse Ardeatine

24 marzo 1944. 78 anni fa. Le truppe di occupazione naziste trucidarono 335 persone a Roma come rappresaglia per l’azione dei gap romani in cui morirono 33 militari tedeschi. L’eccidio delle Fosse Ardeatine fu anche la più ampia strage di ebrei compiuta sul suolo italiano.

Sono trascorsi quasi 8 decenni. Ma resta il dovere della memoria. Per questo oggi le più alte cariche dello Stato hanno voluto commemorare quel massacro.
La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha voluto ribadire che “L’eccidio delle Fosse Ardeatine è quanto di più aberrante l’umanità sia riuscita a raggiungere nei crimini di guerra”.
"Questa preziosa memoria sia per tutti noi un monito a non abbassare mai la guardia di fronte alla tutela della dignità umana come limite invalicabile anche nelle situazioni di conflitto armato. È una prospettiva di cui oggi più che mai dobbiamo essere garanti rispetto ai tanti scenari di crisi che il quadro geopolitico globale ci presenta”.

L’eccidio delle Fosse Ardeatine è quanto di più aberrante l’umanità sia riuscita a raggiungere nei crimini di guerra

La Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati

"L'eccidio delle Fosse Ardeatine è una ferita profonda nella storia del nostro Paese”, ha ricordato il presidente della Camera Roberto Fico.
"Questi martiri, insieme a tutte le altre vittime civili della barbarie nazifascista, appartengono alla nostra memoria collettiva: custodirne il ricordo rappresenta un dovere civile e morale per ognuno di noi”.
“Dobbiamo dunque fare di questa pagina dolorosa un ammonimento perenne, un messaggio che non resti imprigionato tra le righe di un testo di storia, ma sia vissuto nel presente, nell'approccio quotidiano con gli altri, nella visione di una società in cui ognuno abbia il suo spazio, le sue idee, le sue opportunità, la sua dignità".

Una ferita profonda nella storia del nostro Paese

Il Presidente della Camera Roberto Fico