L'impianto per la produzione di energia atomica più grande d'Europa

Attacco alla centrale nucleare. Zelensky: stanotte poteva essere la fine dell'Europa

La centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata bombardata, ma i reattori non sono stati colpiti. Accusate le forze russe che ora hanno il controllo della centrale. Intanto le truppe di Mosca sono entrate nella città portuale ucraina di Mykolayiv

Attacco alla centrale nucleare. Zelensky: stanotte poteva essere la fine dell'Europa
Ansa
Attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia

La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, è stata bombardata nella notte. Intorno all'una sono comparse su Telegram le prime immagini che mostravano lampi di esplosioni intorno al complesso. Due persone sono rimaste ferite, afferma il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) Rafael Grossi, dopo l'attacco della Russia all'impianto ucraino e l'incendio che ne è derivato. Ora domato.

I feriti - viene spiegato - non sono tecnici addetti alla centrale ma fanno parte del personale della sicurezza. "Non c'è stato rilascio di materiale radioattivo secondo Grossi, sottolineando che "tutti e sei i sistemi di sicurezza non sono stati colpiti. Di tutte le unità, una sola sta operando al 60% delle sue capacità - ha proseguito - spiegando che l'operatore e il regolatore ci dicono che la situazione continua ad essere estremamente tesa a causa delle circostanze". Le forze russe hanno annunciato di avere preso il controllo della centrale.

Centrale di Zaporizhzhia: operai al lavoro sotto la minaccia delle armi

Al momento gli operai all'interno della centrale nucleare di Zaporizhzhia, "stanno lavorando sotto la minaccia delle armi". Lo riferisce la Cnn che cita Petro Kotin, il capo di Energoatom, l'azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari sul territorio. Kotin ha detto che le forze russe "sono entrate nell'area della centrale nucleare, hanno preso il controllo del personale e la gestione dell'impianto. Al personale è stato dato il permesso di entrare nella centrale per lavorare". 

Unanime la condanna dall'Europa e da Palazzo Chigi. Nella nota del governo italiano si legge: "Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, condanna l'attacco scellerato da parte della Russia alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Un attacco contro la sicurezza di tutti. L'Unione Europea deve continuare a reagire unita e con la massima fermezza, insieme agli alleati, per sostenere l'Ucraina e proteggere i cittadini europei".

Una ferma condanna è arrivata anche dal segretario generale della NATO Jens Stoltenberg: "Bombardamenti irresponsabili. L'attacco a una centrale nucleare dimostra la natura irresponsabile di questa guerra e la necessità di porvi fine".

Su quanto accaduto questa notte si è espresso anche l'Alto rappresentante Ue per la politica estera dell'Unione, Josep Borrell, che su Twitter ha scritto: "Gli attacchi russi nelle immediate vicinanze delle centrali nucleari ucraine possono avere conseguenze catastrofiche. Devono fermarsi immediatamente. I bombardamenti e il conseguente incendio alla centrale di Zaporizhzhya possono mettere in pericolo l'intera Europa. Chiediamo il sostegno per una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu".

A tal proposito arriva dalla Gran Bretagna con la ministra degli Esteri Liz Truss la richiesta di una convocazione d'urgenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu dopo l'attacco russo alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, come aveva preannunciato nella notte il premier Boris Johnson dopo una telefonata col presidente Volodymyr Zelensky.

La centrale si trova sulla linea del fronte nel sud dell'Ucraina, nella località di Enerhodar, vicino all'estuario del fiume Dnepr, a nord-ovest della Crimea, a metà strada circa fra la città assediata di Mariupol e quella occupata dai russi di Kherson.

A denunciare quanto stesse accadendo il ministro degli esteri dell'Ucraina, Dmytro Kuleba: "Se scoppia la centrale sarà più grande di Chernobyl".

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato Mosca di ricorrere al "terrore nucleare" e di voler "ripetere" il disastro di Chernobyl. "Nessun paese diverso dalla Russia ha mai sparato contro le centrali nucleari. Questa è la prima volta nella nostra storia. Nella storia dell'umanità. Lo stato terrorista ora ha fatto ricorso al terrore nucleare", ha detto Zelensky che è tornato a parlare, più tardi, sulla vicenda: "Poteva causare un incidente equivalente a 6 Chernobyl" in un discorso diffuso dalla televisione. "Cittadini dell'Ucraina, siamo sopravvissuti a una notte che poteva fermare il corso della storia dell'Ucraina, della storia dell'Europa", ha esordito il presidente nel messaggio. Rivolgendosi al popolo russo, ha poi aggiunto: "Come può accadere una cosa simile? Non abbiamo forse lottato insieme contro le conseguenze della catastrofe di Chernobyl nel 1986?". Zelensky ha quindi esortato i russi a "scendere in strada" per dire al loro governo che vogliono "restare in vita".

Putin: non esacerbate la situazione con altre sanzioni

Intanto il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito coloro che si oppongono alle azioni della Russia in Ucraina di "non esacerbare la situazione" imponendo ulteriori sanzioni al suo Paese.  "Non abbiamo cattive intenzioni contro i nostri vicini", ha detto durante una riunione del suo governo trasmessa da Rossiya24, tv controllata dallo Stato. Il governo "non vede la necessità" che i Paesi vicini intraprendano ulteriori azioni che "peggiorino i nostri rapporti".

Russi a Mykolayiv

Le truppe russe sono entrate per la prima volta nella città portuale ucraina di Mykolayiv, sul Mar Nero, a metà strada tra Kherson, caduta nei giorni scorsi, e Odessa. Lo hanno affermato le autorità regionali, riferisce il Telegraph online. 


A Kharkiv 2.000 morti, oltre 100 bambini

Il presidente del consiglio regionale di Kharkiv ha fatto sapere che "ieri abbiamo contato più di 2.000 morti, oltre 100 bambini. Possiamo calcolare morti e feriti a centinaia ogni ora". Lo ha detto in videocollegamento con il Summit delle regioni in corso a Marsiglia. "Il villaggio di Iakevo nella ragione di Kharkiv è stato distrutto, ci sono molti morti in quest'area", ha spiegato. "In questo momento sto organizzando il lavoro del centro di coordinamento creato nel nostro centro regionale - ha raccontato -. Ci occupiamo di tutti i profughi dell'area di Kharkiv, stiamo organizzando le consegne di medicinali e cibo".


Bombardata la centrale termoelettrica di Okhtyrka

Distrutta dai bombardamenti russi la centrale termoelettrica di Okhtyrka, nel Nord Est dell'Ucraina. Lo riferisce il presidente della regione di Sumy, Dmytro Zhyvytsky. "La sala macchine è' stata completamente distrutta, in città non c'è né riscaldamento né elettricità", ha riferito Zhyvytsky su Telegram, "Stiamo cercando di risolvere il problema dell'evacuazione urgente della popolazione, perché' tra un giorno i palazzi residenziali si trasformeranno in gelide trappole di pietra senza acqua, luce ed elettricità".


Bombe su Chernihiv

È salito a 47 morti il bilancio del bombardamento russo sulle zone residenziali di Chernihiv, in Ucraina. Lo riferiscono i servizi di emergenza ucraini, che hanno sospeso le ricerche dei superstiti per gli attacchi in corso.


Un abitante di Kherson: "Uomini sequestrati e portati via"

La situazione nelle città occupate dai russi sta peggiorando e la popolazione sta subendo violenze da parte delle truppe russe. È la denuncia un abitante della cittadina di Kherson nel sud dell'Ucraina raccolta dalla Cnn. "Non possiamo uscire", racconta, spiegando che "gli uomini vengono sequestrati e portati via".  L'emittente americana spiega di aver potuto vedere un video di un cittadino in cui si vede un convoglio di auto civili accompagnato da alcuni veicoli militari russi mentre arrivavano a Kherson mercoledì notte. "Ieri 50 autobus dalla Crimea sono passati di qui e si sono stabiliti nella sede dell'amministrazione locale", ha spiegato il cittadino, anche se la Cnn precisa di non aver potuto verificare se le auto venissero dalla Crimea.  Nel suo racconto, l'abitante di Kherson riferisce che anche la tv ucraina non è più visibile, mentre vengono trasmessi i canali tv russi, che mostrano la situazione nella città calma ei bambini che vanno a scuola. Anche la rete telefonica mobile, spiega l'abitante, è stata interrotta.


Zelensky chiama Biden: stop ad attacchi a siti nucleari

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiamato il presidente americano Joe Biden per informarlo sulla gravità della situazione nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina, la più grande del Paese colpita dalle truppe russe. Lo ha detto lo stesso Zelensky in un videomessaggio diffuso via Twitter. La Casa Bianca sta monitorando la situazione, si legge in una nota senza fornire dettagli. '

Il presidente Biden "'si è unito al presidente Zelensky nell'esortare la Russia a cessare le sue attività militari nell'area e consentire ai vigili del fuoco e ai soccorritori di emergenza di accedere al sito". Biden ha anche avuto un colloquio con il Sottosegretario per la Sicurezza Nucleare del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti e con il capo dell'Amministrazione Nazionale per la Sicurezza Nucleare per ricevere un aggiornamento sulla situazione nell'impianto.

Onu, oltre 1,2 milioni di persone giù fuggita dall'Ucraina

Intanto sono oltre 1,2 milioni le persone fuggite dall'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, come rende noto l'Alto commissariato Onu per i rifugiati. Il numero dei profughi è aumentato di 171.000 persone rispetto a ieri, per un totale a oggi di 1.209.976 rifugiati.  L'Onu stima che quattro milioni di persone potrebbero voler fuggire dal Paese.