Esplosione a Peshawar

Attentato in una moschea nel Nord-Ovest del Pakistan, 56 morti

Nell'edificio si erano radunati circa 150 fedeli sciiti per le preghiere del venerdì. L'Isis ha rivendicato l'attacco suicida

Attentato in una moschea nel Nord-Ovest del Pakistan, 56 morti
(GettyImages)
L'interno della moschea poco dopo l'esplosione

I terroristi dell'Isis hanno rivendicato oggi l'attacco suicida contro una moschea nel Pakistan nord-occidentale, che ha provocato la morte di almeno 56 persone.

"Un combattente suicida dello 'Stato islamico' - così l'agenzia di propaganda Amaq, dell'organizzazione jihadista, e diffuso sui social network - è riuscito ad entrare in una moschea sciita a Peshawar, dopo aver sparato a due poliziotti pakistani che la sorvegliavano, uccidendone uno e ferendo il secondo". Ha poi "fatto esplodere una cintura esplosiva in mezzo agli sciiti", conclude il comunicato.

Il potente ordigno è esploso nel luogo di culto del quartiere di Kocha Risaldar, vicino allo storico bazar Qissa Khwani, nel centro della città. Almeno 56 persone sono rimaste uccise ed i feriti sarebbero 194. Molti sono in gravi condizioni e si teme che il bilancio delle vittime possa salire.

Nella moschea c'erano circa 150 persone che si erano radunate per le preghiere del venerdì.

Le strade strette e congestionate della città vecchia hanno complicato Il trasporto dei feriti al Lady Reading Hospital. Centinaia di parenti si sono radunati all'esterno della struttura sanitaria, disperandosi e chiedendo informazioni sui propri cari.

Recentemente sia l'Isis sia una violenta organizzazione di Talebani hanno messo in atto simili attentati nelle regione (confinante con l'Afghanistan) e più volte è stata colpita la minoranza sciita. Non hanno finora avuto esito le richieste di collaborazione rivolte dal Pakistan alle autorità afghane al potere dallo scorso agosto.