I dati Istat

Aumentano del 33 % i costi della produzione industriale, ma i prezzi al consumo più contenuti

Il dato su base annua: il trasporto marittimo il più sofferente, l'industria manifatturiera colpita in ogni settore

Aumentano del 33 % i costi della produzione industriale, ma i prezzi al consumo più contenuti
Ansa
Gli aumenti nel settore energetico comportano rincari per i prodotti al dettaglio

C’era da aspettarselo, ma leggere il dato genera una certa apprensione per il nostro portafogli. Secondo gli ultimi dati resi noti dall’Istat, a gennaio i prezzi alla produzione dell’industria sono aumentati quasi del 10 per cento (9,7 per l’esattezza) su base mensile e del 32,9 per cento su base annua. A dicembre erano già stati rispettivamente del 32,9% e del 22,8%.

L’aumento è dovuto alla concomitanza di tanti fattori al punto da definirlo di “eccezionale entità”, su tutti la spinta arriva dai forzi rialzi sul mercato interno dei prezzi di energia e gas. Ma, al netto di questa, la buona notizia è che la crescita dei prezzi  per il consumatore è stata fortunatamente più contenuta:+1,8% su base mensile e +10,6% su base annua. 

Minore, evidenzia l'Istat, l'aumento dei prezzi sul mercato estero dove sono cresciuti su base mensile dell'1,6% (+1,6% area euro, +1,7% area non euro) e hanno registrato un incremento su base annua del 10,5% (+11,3% area euro, +10,0% area non euro).

Gli incrementi tendenziali più elevati sono stati registrati per i servizi di trasporto marittimo (+38,3%) e di trasporto aereo (+14,9%). 

Solo due le flessioni. La prima ha riguardato i servizi di telecomunicazione (-4,8%). "Per i servizi, l'incremento congiunturale dei prezzi nell'ultimo trimestre 2021 è sintesi di aumenti diffusi – fa sapere l’Istat -  i più ampi interessano i servizi di trasporto marittimo e di trasporto aereo". 

Il secondo in flessione concerne il comparto computer, prodotti di elettronica e ottica (-0,8% area euro).

Gli aumenti nel settore manufatturiero nel dettaglio
A gennaio 2022 l’istituto ha rilevato ampi aumenti tendenziali diffusi in quasi tutti i settori manifatturieri. I più marcati riguardano i prodotti petroliferi raffinati (+35,7% mercato interno,+15,2% area euro, +48,6% area non euro), metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+23,3% mercato interno, +33,8% area euro, +25,4% area non euro), prodotti chimici (+19,7% mercato interno, +20,5% area euro, +18,3% area non euro)e industria del legno, della carta e stampa (+14,9% mercato interno, +16,1% area euro, +12,5% area non euro).

Il settore costruzioni
A gennaio 2022 i prezzi alla produzione delle costruzioni per "Edifici residenziali e non residenziali" sono cresciuti del 2,5% su base mensile e del 6,4% su base annua. I prezzi di "Strade e Ferrovie" sono aumentati del 2,1% in termini congiunturali e del 5,4% in termini tendenziali. "Per le costruzioni – ha commentato l'Istat - i prezzi alla produzione segnano rialzi su base mensile determinati in larga misura dagli aumenti dei costi dei materiali mentre su base tendenziale la loro crescita accelera".