Vertice Nato-G7 a Bruxelles

Biden: "Se la Russia userà armi chimiche, risponderemo. E la risposta dipenderà dall'attacco"

Il presidente degli Stati Uniti annuncia nuove sanzioni contro 400 russi, propone di escludere Mosca dal G20 e promette due miliardi di armi agli ucraini, oltre a un miliardo di aiuti. "Suppliremo a eventuali carenze di cibo, la Cina guardi a ovest"

Biden: "Se la Russia userà armi chimiche, risponderemo. E la risposta dipenderà dall'attacco"
EPA/STEPHANIE LECOCQ
Biden in conferenza stampa a Bruxelles

“Gli Usa sono determinati a sostenere gli sforzi con gli alleati a favore dell'Ucraina e a rafforzarli”. Parla, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nella giornata più importante per la diplomazia internazionale dall’inizio della guerra, a un mese dallo scoppio del conflitto. Il vertice Nato e il G7 in programma per oggi a Bruxelles hanno riunito gli alleati dell’Alleanza atlantica e delle sette superpotenze mondiali in un grande incontro di solidarietà per il paese sotto attacco russo.

“Putin non pensava che avremmo avuto tale coesione tra alleati, la Nato è più unita che mai” mette in chiaro il capo della Casa Bianca, confermando che il fianco orientale dell’Alleanza verrà ulteriormente rafforzato con altre truppe. Quando poi gli viene fatta la domanda più delicata, sull’uso delle armi chimiche, ventilato dagli ucraini nel timore che l’invasore possa ricorrere davvero a questa opzione, Biden chiarisce: “Se ci saranno attacchi chimici risponderemo e la natura della risposta dipenderà dalla natura dell'attacco”.

È la sua nuova “linea rossa”, superata la quale gli Usa, la Nato e l’Unione europea si schiererebbero più massicciamente a difesa dell’Ucraina. Non viene chiarito, tuttavia, in che modo gli alleati difenderebbero Kiev, dal momento che finora – e anche nel vertice di oggi a Bruxelles – è stato ribadito a più riprese che un intervento armato è escluso. Su come, poi, l’Ucraina intenda portare avanti i suoi negoziati con la Russia, se arrivare a una fine delle ostilità cedendo parti del suo territorio, Biden sorvola: “È una decisione che dipende totalmente dagli ucraini”.

Il versante sanzioni prevede delle novità, annunciate da Biden ma non ancora definite: il capo della Casa Bianca parla di “nuove sanzioni contro 400 russi, sia persone fisiche che giuridiche, tra membri della Duma e oligarchi”. Poi fa un’altra proposta: “La Russia dovrebbe essere rimossa dal G20”, aggiungendo che la decisione “dipende” dal G20 e che la questione è stata discussa oggi con gli alleati. “Se alcuni membri dovessero essere contrari a rimuovere la Russia, penso che all'Ucraina dovrebbe essere consentito di partecipare al prossimo incontro”, aggiunge il presidente Usa. Il prossimo vertice del G20 è in programma in Indonesia, a ottobre.

Joe Biden aggiunge poi che “dagli Stati Uniti arriveranno due miliardi per armi e un miliardo di aiuti” agli ucraini, ai civili in fuga e al governo che gestisce la resistenza di un popolo intero. Sull’enorme esodo che dai confini con l’Ue si riversa nei vari stati europei, Biden afferma che “i rifugiati sono una responsabilità internazionale e gli Stati Uniti hanno un obbligo in questo”.

Sul capitolo blocco delle esportazioni di grano e mais dall’Ucraina, e su un’eventuale “emergenza cibo”, Biden mette in chiaro che “sarà reale, il prezzo delle sanzioni non lo paga solo la Russia ma anche i nostri alleati europei”. Per questo, il presidente Usa aggiunge che nel corso del vertice “abbiamo parlato di come supplire a eventuali carenze di cibo”.

Quando i giornalisti presenti in sala stampa gli chiedono del rapporto con la Cina, Biden risponde tranquillo: “Non ho fatto minacce a Xi Jinping. Penso che la Cina capisca che il suo futuro economico è più strettamente legato all'Occidente che alla Russia. Sei o sette giorni fa ho avuto una conversazione molto chiara con il presidente Xi e ho messo in chiaro le conseguenze di un suo aiuto alla Russia, come era stato riportato e come era atteso”. Il capo della Casa Bianca conclude: "Ho citato il numero di aziende americane e internazionali che hanno lasciato la Russia come conseguenza del suo comportamento barbaro. Sapendo quanto Xi sia interessato ad avere relazioni economiche con l'Europa e gli Stati Uniti, ho indicato che se avesse fatto passi avanti verso la Russia, avrebbe messo tali relazioni significativamente a rischio”.